I risultati conseguiti fino a questo momento dalla Paganese vanno bene. Gli ottimisti avevano visto giusto fin da quando la squadra, dopo qualche comprensibile incertezza, aveva cominciato a macinare gioco e a vincere soprattutto in trasferta.
Gli ottimisti sono quasi sempre nostalgici, quelli che sono stati abituati a vedere campionati esaltanti, soprattutto di serie C e che anelano di tornare ai fasti di un tempo. Ma gli ottimisti più veri e genuini sono soprattutto i tifosi più sfegatati, quelli che sono vicini alla squadra nel bene e nel male, come si dice evangelicamente e che – pioggia o sole, freddo o caldo – sono sempre al loro posto perché credono in un ideale, in una bandiera.
Sul campo di Capaccio gli azzurro-stellati hanno dato dimostrazione di avere ottime frecce al proprio arco e lo hanno ribadito a chiare lettere nel primo quarto d’ora di gioco quando la Gelbison, probabilmente tramortita dall’inizio a spron battuto dei rivali di giornata, ha dovuto subire un “uno-due” proprio dall’uomo più temuto, quel Faella che vestiva i panni dell’ex avvelenato. Il predominio territoriale, da primi della classe, è durato poco, “l’espace d’un matin” come usano dire i francesi quando vogliono dire che è di breve durata. Purtroppo è così nel calcio, forse è per questo che in gergo nostrano si dice, anche genericamente, che il bel gioco dura poco. Durante quei primi minuti abbiamo visto una Paganese stellare; passaggi precisi, puntuali, aperture sulle fasce con lanci al millimetro e soprattutto si è visto un Faella incontenibile che schizzava via da tutte le parti nonostante il buon Giampà gli avesse riservato un’attenzione particolare. Lasciamolo scorazzare in lungo e in largo questo nostro Faella, campione ritrovato che fa finalmente galoppare la fantasia dei tifosi e perdoniamolo quando non si avvede di un compagno meglio piazzato di lui in zona gol. Non disperdiamo potenzialità assai difficili da trovare in questa serie.
Sulle prestazioni dei singoli ho già detto nel dopo partita tutto quello che si doveva dire. Aggiungerò che la prestazione complessiva degli azzurro-stellati è da ritenersi soddisfacente perché nel novero delle valutazioni non va sottaciuto il valore dell’avversaria che si è presentata sin da subito ai nastri di partenza come una delle pretendenti più serie alla promozione.
Piuttosto ci sarà parecchio lavoro da fare nei prossimi giorni per Raffaele Esposito che dovrà valutare le condizioni fisiche di De Angelis, Ferreira e Gianmarco De Feo e che dovrà fare a meno di Esposito in difesa ammonito domenica e già diffidato. Faella invece ci sarà, ma anche per lui è scattata la diffida.
Il banco di prova di domenica al “Marcello Torre” con la Sarnese sarà probante e si svolgerà proprio alla vigilia dell’apertura della campagna acquisti invernale.
Ci saranno movimenti di mercato che interesseranno la Paganese? Chissà! Tutto sarà valutato nell’ottica dell’ormai famoso saldo e stralcio, una pratica per niente chiusa, e dei piani disegnati dal patron Cardillo. Da notizie attinte da soci vicini alla squadra, sappiamo che il patron sarebbe ben disposto a fare qualche sacrificio economico che comportasse un miglioramento generale di una squadra che già così sta facendo un ottimo campionato. Meglio battere il ferro quando è caldo. Non so se mi sono spiegato.
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