Quello che avevo da dire sulle prestazioni dei singoli credo di averlo detto abbondantemente dopo la gara con la Puteolana con i soliti giudizi espressi a caldo nel dopo partita.
È chiaro però che prima di andare sulle singole prestazioni, bisognerebbe analizzare la partita nel suo insieme. Ebbene, il giudizio sulla squadra è ancora una volta contraddittorio. La Paganese gioca un buon calcio e mostra di avere una inquadratura idonea a disputare un campionato all’insegna della tranquillità ma la squadra non riesce a dare in termini di resa quel qualcosa in più che potrebbe proiettarla verso traguardi diversi.
La gara con la Puteolana ha detto che al momento gli azzurro-stellati hanno problemi di continuità e di intensità. I calciatori hanno iniziato la partita al gran galoppo evidenziando una buona predisposizione alla iniziativa di gioco, ma poi sono mancati in intensità nella zona centrale del campo, dove solitamente si costruiscono le vittorie. La verità, pure se fa male, bisogna dirla: la squadra in alcuni ruoli manca di qualità e senza qualità nel calcio si può solo pensare di migliorare qualcosa in termini di rendimento complessivo con applicazioni maniacali e con il lavoro. Voi che conoscete il calcio, credete che possano bastare per voltare pagina, a prescindere dalla qualità? Io non credo.
Tornando all’attuale Paganese, per onestà professionale, bisogna riconoscere che l’obiettivo iniziale stilato dal patron Cardillo, non ha subìto stravolgimenti e la squadra sta facendo per intero il suo dovere attestandosi in una posizione mediana di classifica.
Certo, nell’ambiente sportivo locale, soprattutto dopo l’exploit di Anzio, più d’uno aveva sperato che la squadra avesse potuto cambiare marcia per intraprendere sorprendentemente un cammino della speranza. Ma sono bastati il passo falso di Cassino e quel mezzo passo di ieri per riportare tutte le aspettative sui giusti binari. Questo è il calcio. I miracoli non li fanno gli uomini, è risaputo.
Adesso, con due trasferte consecutive a Roma con la squadra del Trastevere e in Sardegna con l’Olbia, si può pensare anche di dare qualche aggiustatina all’intera inquadratura e – possibilmente, se le sue condizioni fisiche lo dovessero permettere – a utilizzare il neo acquisto De Feo che potrebbe portare più imprevedibilità alla manovra offensiva.
Per finire è giusto ricordare che un occhio doveroso – da parte dell’attuale staff dirigenziale e della tifoseria – è comunque sempre puntato sulle decisioni che in questo mese dovrebbero arrivare in merito alla famosa operazione di saldo e stralcio.
Appare palese che qualcosa potrebbe cambiare se l’operazione con il Fisco dovesse portare a conclusioni positive. A questo punto tante cose potrebbero cambiare, non escluso un posizionamento diverso delle intenzioni del patron Cardillo in merito al cammino da intraprendere nel campionato in corso. Forse ci siamo già capiti…
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