Cassino-Paganese non è stata una partita per tutti: chi avrebbe volentieri visto la gara da casa, ancora una volta è stato penalizzato da un comportamento non condivisibile del Cassino calcio che, da padrone di casa, titolare dei diritti televisivi, ha deciso di non trasmettere in streaming l’incontro.
Si è capito anche che in questo tipo di comportamento non è possibile interferire per non urtare le suscettibilità altrui. Resta però il rammarico per tutte quelle persone che, interessate a una gara di calcio, devono per forza di cose sottostare alla volontà e all’umore di chi è titolare di diritti indivisibili. Ancora oggi c’è in giro probabilmente chi non si rende conto di calpestare il tessuto sociale più debole costituito da persone anziane e desiderose di vivere una giornata di sport; senza poi voler considerare una massa di persone che vivono lontani dalla loro realtà di origine perché impegnati in attività lavorative e imprenditoriali. Ma lasciamo perdere, il discorso sociale sarebbe troppo lungo…
Ci interessava oggi sapere qualcosa sulle reali capacità della Paganese di incidere da protagonista in questo tipo di campionato. Il dubbio in materia non è stato sciolto e forse non si scioglierà nemmeno nelle prossime partite. Il campo, a prescindere dai giudizi sui singoli che non sarà possibile esprimere proprio per il fatto di non aver assistito alla partita, ha detto solo e soltanto che l’attuale Paganese è squadra di buone risorse e di buona quadratura tecnica, non altro. Cosa che d’altra parte si sapeva già. Si sapeva, infatti, che la società aveva mosso buoni passi sulla scia di quanto fatto lo scorso anno, con un occhio doveroso al bilancio e alla possibilità concreta di definire con l’erario una volta per sempre una situazione debitoria che viene da lontano.
Quello che volevamo sapere non è venuto fuori a Cassino. Resta, dunque, ancora da capire quale sarà il campionato della Paganese. Guardiamoci per bene negli occhi per una risposta seria, da girare soprattutto ai seicento audaci che oggi hanno accompagnato la squadra in terra laziale.
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