Un pareggio conseguito fuori casa da una squadra che persegue l’obiettivo della salvezza deve essere considerato positivo a prescindere dall’andamento della partita.
A Santa Maria di Castellabate, in una giornata glaciale spazzata da un gelido vento di tramontana, la Paganese ha giocato una buona gara; non al livello di quella disputata la settimana precedente contro l’Angri, ma pur sempre una partita onorevole senza mai correre grossi rischi. Alla fine il portiere Pinestro se ne è stato buono e tranquillo tra i pali senza mai essere impegnato. Il pagellone, stilato alla fine della partita, forse più delle considerazioni generali sul risultato, è lo specchio di quello che i singoli hanno dato sul campo. Aggiungerei soltanto che la squadra si è espressa solo a tratti nel suo potenziale tecnico-tattico.
C’è però da dire che la prestazione complessiva degli azzurro-stellati ha risentito della contemporanea assenza di Langella e di Mancino, vale a dire di due calciatori fondamentali nel gioco voluto da Massimo Agovino. tra l’altro fra i più in forma del momento. Il tecnico però ha saputo, ancora una volta, estrarre dal suo cilindro la soluzione giusta utilizzando De Feo nel delicato ruolo di organizzatore del gioco di centrocampo e ha mischiato le carte ancora una volta nella tre quarti campo con Orefice e Iannone a ridosso del ritrovato Porzio.
Il risultato finale non fa una grinza; c’è stato equilibrio per buona parte della gara me la Paganese, più dell’avversaria di turno, è sembrata più di una volta vicina alla segnatura. La prima volta con De Feo (più che buono il suo rientro dopo l’infortunio) che, a pochi metri dalla porta, non è riuscito a indirizzare in rete di testa in pallone che dalla tribuna sembrava facile facile; la seconda con Iannone, sempre nel primo tempo, che, su calcio di posizione, ha impegnato seriamente il portiere avversario.
Poche fiammate, per la verità, di bel gioco. Poi la partita si è appiattita e – impressione generale – la Paganese ha giocato con il freno a mano tirato pensando probabilmente di avere Faiello in diffida e di dover ritornare in campo già mercoledì in occasione dell’incontro infrasettimanale contro il Fasano.
Dico qualcosa sui prossimi avversari che ho osservato dal vivo proprio ieri nel derby con il Barletta finito uno a uno. Non sono avversari morbidi; tutt’altro. Hanno gli stessi punti in classifica della Paganese e costituiscono un complesso di tutto rispetto. La nota curiosa è rappresentata dal fatto che la squadra ha ben cinque calciatori argentini in organico. In difesa si avvalgono di Pambianchi che ha buoni trascorsi tra i professionisti e sulla buona verve di Esposito che si fa valere sulla fascia sinistra dello schieramento. A centrocampo possono contare sull’esperienza consolidata di Ganci, che ha buona padronanza del ruolo, e su Bianchini che ha doti dinamiche e di buon livello tecnico. In avanti puntano molto sulla velocità e sull’intraprendenza di Battista sulla fascia destra oltre che su Losavio, autore del gol del pareggio contro il Barletta.
Insomma non sarà una gara facile (che in questo girone non esistono) e la Paganese dovrà esprimersi al massimo per chiudere bene il girone di andata. L’animo guerriero della squadra deve emergere. Faiello soprattutto, capitano coraggioso, dica “presente”.
(Foto Roberto Paciello – sito Santa Maria Polisportiva Cilento)
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