La voglia di scrivere è poca. Certe partite ti fanno cadere le braccia. Come si fa a commentare una prestazione insulsa, piatta, al limite umano della decenza? Nell’immediata vigilia dell’incontro con il Latina, eravamo quasi tutti certi che il gagliardo secondo tempo disputato domenica contro il Bari avrebbe fatto decollare le ambizioni di una Paganese data per trasformata dai movimenti di mercato.
Invece – ironia della sorte – contro il Latina non solo, probabilmente, si è vista all’opera la più brutta Paganese di quest’anno, ma sono andati perduti punti preziosi necessari per rimpinguare una classifica che si fa sempre più difficile. Non è bastato alla squadra azzurro-stellata andare in vantaggio con un gran gol dalla distanza di Tommasini. Il gol avrebbe dovuto dare tranquillità e certezze alla squadra sotto il profilo psicologico. I gol realizzati quasi sempre portano entusiasmo oltre alla consapevolezza di poter affrontare l’avversaria di turno senza affanni. Macché!
Il Latina, squadra giovane almeno come la Paganese, dopo aver subìto il gol di Tommasini ha spadroneggiato spavaldamente in lungo e in largo segnando due gol e mancandone almeno altrettanti in virtù di un gioco arioso, scoppiettante e redditizio.
Lecito chiedersi allora: da quale magico cilindro delle illusioni è uscito il gran secondo tempo disputato contro il Bari? dove sono andati a finire i promessi ardori giovanili, le sovrapposizioni continue e intense sulle fasce laterali intraviste contro i pugliesi, insomma tutte quelle premesse che annunciavano una partita vibrante e maschia da parte della squadra di Grassadonia?
Misteri del calcio. Che brutta partita! Il Latina è sembrata una squadra di alieni: sempre primi su tutte le seconde palle, quelle che oggi, nel calcio moderno fatto di intensità e di movimento continuo, rappresentano il termometro dello stato di forma atletica di una squadra, i laziali hanno ottenuto i tre punti senza nemmeno spremersi troppo. La Paganese ha arrancato in tutti i reparti; cominciando dalla difesa. C’erano da fare degli aggiustamenti nella campagna invernale. Sono stati fatti? Questa la domanda che va rivolta ai responsabili tecnici. Troppi giocatori sono apparsi ancora fuori condizione (e siamo già nel girone di ritorno!); non è possibile a questo punto del campionato aver bisogno ancora di tempo per quadrare il cerchio. Adesso, come la mettiamo?
A questo punto del campionato, con i giochi fatti per quello che riguarda il mercato, c’è poco da essere ottimisti. Inutile rimpiangere movimenti che potevano essere fatti e che invece sono stati trascurati. La squadra è quella che è, crediamo accettata dal tecnico nelle sue sfaccettature. Bisogna solo sperare che si riesca a quadrare il cerchio nelle prossime gare e che si possa dare finalmente solidità alla composizione della difesa e un supporto a centrocampo a Tissone, troppo spesso lasciato solo in copertura. Difficile nel calcio cantare e portare la croce: era una espressione che si usava negli anni Settante/Ottanta quando da un centrocampista di qualità si pretendevano miracoli in assenza di un mediano di interdizione. Era, forse, un altro calcio?
Nino Ruggiero
È stata una prestazione a dir poco INDECENTE ed OFFENSIVA per noi tifosi
Speriamo solo in un miracolo.La squadra era messa malissimo in campo.
Mi chiedo mister Grassadonia dov’era?
Non vede niente?a cosa serve ai bordi del campo quasi genuflesso?
Ho sempre avuto fiducia in lui ma ora è scomparsa completamente.
FORZA PAGANESE
È stata una prestazione a dir poco INDECENTE ed OFFENSIVA per noi tifosi
Speriamo solo in un miracolo.La squadra era messa malissimo in campo.
Mi chiedo mister Grassadonia dov’era?
Non vede niente?a cosa serve ai bordi del campo quasi genuflesso?
Ho sempre avuto fiducia in lui ma ora è scomparsa completamente.
FORZA PAGANESE