Un regista? Due registi! Due è sempre meglio di uno, deve aver pensato Cocchino D’Eboli quando gli si è presentata l’occasione di strappare Fernando Tissone alla concorrenza. Ma non si tratta, evidentemente, solo di fare lo sgambetto a qualche altra squadra. Valutiamo solo per un momento il valore intrinseco di un calciatore che ha dato prova delle sue capacità disputando campionati interi di serie A con Udinese, Atalanta e Sampdoria.
D’Eboli stavolta si è superato: come un buon padre di famiglia, è andato a Fiumicino per accogliere il calciatore arrivato dall’Argentina, lo ha caricato in auto e lo ha portato direttamente a Chianciano dove la squadra è in ritiro.
Considerazione di ordine tecnico-tattica. Due calciatori che sappiano interpretare il ruolo chiave di regìa non sono mai troppi nell’economia di una squadra; con le dovute proporzioni, basterebbe pensare al ruolo che negli ultimi campionati Europei hanno avuto Jorginho e Verratti.
E così la Paganese, orfana di regìa per un campionato intero, l’ultimo, si ritrova oggi in casa due elementi di grandi qualità: Vitiello, prelevato dalla Vibonese e appunto Fernando Tissone.
L’allenatore Di Napoli, stavolta, può essere soddisfatto: a centrocampo non dovrebbe avere problemi anche se bisognerà quadrare il cerchio dal punto di vista tattico.
Purtroppo, quando oramai è in vista il primo impegno di Coppa Italia con il Foggia, va detto che la Paganese non è riuscita a trovare una squadra per qualche incontro amichevole e Di Napoli ha dovuto trarre qualche conclusione di ordine tattico solo dagli allenamenti. È certo però che la squadra quest’anno ha piacevoli problemi di abbondanza. L’elemento “esperienza” trasuda bontà da tutte le parti con Baiocco in porta, Murolo e Schiavi in difesa, Vitiello, Tissone e Zito a centrocampo, Castaldo e Diop in avanti. All’esperienza bisognerà aggiungere la freschezza e la vitalità atletica dei numerosi giovani arrivati in buon numero alla corte di Di Napoli. Quest’ultimo avrà da scegliere tra la rosa a disposizione per presentare una squadra che non faccia mai mancare quella sicurezza derivante dall’esperienza; ma anche quella spregiudicatezza considerata arma in più quando riesci ad inserire nel mosaico giovani di prospettiva.
Ad ogni buon conto, quando la campagna acquisti si avvia verso la chiusura, bisogna riconoscere che la Paganese è stata tra le squadre che ha maggiormente movimentato il mercato. L’operato di Cocchino D’Eboli è stato apprezzato da una tifoseria che nel recente passato aveva dovuto assistere a campionati anonimi e che invece adesso sa di avere una squadra di tutto rispetto. Ovviamente, sarà il campionato a dire una parola definitiva sul ruolo che la Paganese sarà in grado di interpretare nel suo sedicesimo anno continuativo di serie C.
È certo però che le premesse per una dignitosa presenza ci sono tutte.
(da Il Quotidiano del Sud, edizione Salerno, del 18.08.2021)
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