La partita tra Figc e Paganese è ancora aperta. Covisoc e Consiglio Federale, in due distinte sessioni, non hanno inteso accogliere le ragioni della società azzurro stellata e hanno bocciato la sua richiesta di iscrizione al prossimo campionato.
Non è finita, però, perché la Paganese, come da regolamento, proprio perché esclusa dal campionato, ha presentato ricorso al Collegio di garanzia del Coni.
Non è la prima volta che il Collegio di garanzia del Coni viene interessato dalla Paganese per analogo motivo. Nell’estate 2015, all’indomani dell’ostracismo nei suoi confronti mostrato sia dalla Covisoc che dal Consiglio Federale, la società azzurro stellata si rivolse al Collegio del Coni che – a fine luglio – riconobbe le ragioni della Paganese e riammise la squadra al campionato annullando il provvedimento emesso dal Consiglio Federale che in pratica non aveva concesso alla squadra la licenza nazionale per disputare il campionato di serie C.
L’anno dopo, siamo nel 2016, la situazione divenne ancora più difficile e complicata; solo in agosto, dopo le bocciature di Covisoc, di Consiglio Federale e di Collegio del Coni, le ragioni della Paganese furono riconosciute dal Tribunale Amministrativo del Lazio proprio sul filo di lana.
Stavolta si spera che non ci sia bisogno di ricorrere al Tar, visto come l’ultima spiaggia, e che il Collegio di Garanzia del Coni – udienza già fissata per lunedì 26 luglio, ore 16 – possa riconoscere le ragioni addotte dalla società in termini fiscali ed erariali.
Ma come si è arrivati a questo?
La problematica sarebbe legata alla rateizzazione di debiti pregressi nei confronti dell’erario per versamenti Irap e contributi non versati come da accordi precedenti. Sul tema c’è una divergenza interpretativa. La Paganese vorrebbe poter usufruire dell’istituto del “risanamento aziendale” previsto dalla legge e che consentirebbe alla società di spalmare nel tempo il debito che ha da tempo con il fisco. Inoltre la Paganese richiederebbe anche una specie di sconto, detto in parole povere, sulla somma da pagare; una specie di accordo per definire una volta per sempre la controversia. L’Agenzia delle Entrate, però, non ci sente da quell’orecchio e fino a questo momento è apparsa inflessibile; motivo per cui non ha inteso rilasciare il nullaosta necessario per ottenere la licenza nazionale per il campionato di serie C.
Come finirà? Il futuro – dicevano i saggi di una volta – è nel grembo di Giove. Il Collegio del Coni potrebbe riconoscere che in fondo non è così grave la situazione economica della Paganese – in fatto di debiti erariali – e ammetterla al prossimo campionato. Ma potrebbe anche confermare le decisioni di Covisoc e Consiglio Federale.
Se così fosse, ma speriamo proprio di no, alla Paganese non resterebbe che affidarsi ancora una volta al Tar con l’assistenza dello studio legale dell’avvocato Lentini, specializzato in salvataggi all’ultim’ora.
(da Il Quotidiano del Sud, edizione Salerno, del 22.07.2021)
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