Ora che la mente e il cuore sono liberi da condizionamenti, ora che la salvezza è stata raggiunta, non ci sono più remore di ordine psicologiche e affettive a frenarci. A mente serena, dunque, possiamo interrogarci sul futuro della Paganese e parlarne a cuore aperto.
Raffaele Trapani non ha perso tempo. Nel corso di una lunga intervista rilasciata a “Il Quotidiano del Sud” ha detto cose interessanti sul futuro della società: “Spero che ci siano le condizioni per allestire una squadra che possa farci soffrire meno rispetto alla stagione appena trascorsa; mettiamo le basi per una squadra che possa darci anche qualche gioia. Cominciamo subito a programmare il futuro, cercando di puntare anche all’allestimento di una squadra più forte. Puntiamo a coinvolgere più persone che, come noi, ci tengono alla Paganese e che possano darci una mano a fare un progetto migliore. Speriamo di riuscirci”.
Parole di fiducia del presidente anche sui rapporti che la società ha con l’amministrazione comunale, in particolare con il sindaco De Prisco: “Lunedì sera abbiamo festeggiato assieme alla squadra il raggiungimento della salvezza e con noi c’era anche il sindaco. Mi ha confermato il progetto di copertura della tribuna: dobbiamo capire quando inizieranno i lavori e come regolarci per l’inizio del campionato. Ma la copertura va fatta senza alcun dubbio. E poi dobbiamo pensare a una convenzione nuova per lo stadio “Torre”. L’idea mia è quella di realizzare un sintetico di ultima generazione in modo da far allenare sempre la squadra a Pagani. La vicinanza della squadra alla città, gli allenamenti allo stadio rafforzano ulteriormente il senso di appartenenza. E noi su questo dobbiamo puntare”.
A due giorni dalla storica impresa compiuta contro il Bisceglie, Raffaele Trapani ha pure annunciato di aver confermato Raffaele Di Napoli alla guida della squadra per il prossimo campionato. Lo ha fatto d’acchito; ci viene da pensare, dunque, che c’era già con il tecnico napoletano una tacita intesa o una promessa tipo “se ci salviamo, resti anche per il prossimo anno”. Niente da eccepire. Se Trapani ha confermato l’allenatore, avrà avuto sicuramente le sue buone ragioni. Il toto-allenatore, promosso dai soliti irriducibili che fantasticavano su numerosi nomi avvicinati alla Paganese, è quindi annullato.
Sarà Raffaele Di Napoli, allora, a guidare nuovamente la squadra nel prossimo campionato; e siamo a sedici consecutivi in serie C. Per lui auguri di buon lavoro, con la speranza che la nuova esperienza sia confortata dall’allestimento di una squadra di tutto rispetto, parente alla lontana di quella che quest’anno ha conquistato la salvezza solo sul filo di lana.
Intanto, a giorni, dopo aver espletato tutte gli adempimenti amministrativi richiesti per l’iscrizione al prossimo campionato, si passerà ad esaminare verosimilmente proprio l’idea di squadra che hanno in mente il presidente Trapani, Di Napoli e lo staff tecnico. Da quello che traspare dalle prime dichiarazioni del presidente, c’è tutta l’intenzione di non commettere più gli errori del passato. In particolare la squadra dovrebbe essere composta da un nucleo formato da elementi di spessore e di grande esperienza.
Chiaro allora che – come un buon progettista ingegnere – si punterà a mettere per prima cosa le basi al palazzo da costruire. Ci sarà bisogno di avere un portiere di affidamento (che dovrebbe essere Baiocco), un paio di difensori di grande mestiere, di un centrocampista pensante (di cui quest’anno si è sentita la mancanza) e di un paio di attaccanti (uno di questi sarà sicuramente Diop). Attorno al nucleo centrale della squadra, ci saranno poi gli innesti di giovani interessanti che i responsabili tecnici dovrebbero individuare. Per intanto va detto che è intenzione della società confermare per la rosa parecchi elementi utilizzati quest’anno. Alcuni sono ancora legati contrattualmente: è il caso di Diop, Onescu, Gaeta, Guadagni e Sbampato.
Questo è quello che ha in animo la società. Ma, adesso che la salvezza è arrivata e che ci siamo liberati anche di tutti i pesi affettivi e psicologici, qualcos’altro, come promesso, lo devo aggiungere. Le sofferenze patite nel corso dell’ultimo campionato sono solo figlie di errori grossolani commessi in fase di allestimento della squadra. A uno di questi si è posto riparo in corso d’opera con l’ingaggio del portiere Baiocco; a un altro, quello della mancanza di un uomo d’ordine, si è pensato di porre rimedio utilizzando atleti poco adatti per questo tipo di compito. Grave errore in partenza; ancora più grave non avervi provveduto nel corso della campagna invernale. E sapete perché insisto sul ruolo di regista che adesso viene chiamato “play”? Perché il regista è l’uomo d’ordine; è l’uomo che ha tra le mani il termometro del gioco; ha personalità, carisma, detta i tempi del gioco; sa quando accelerare e quando rallentare la manovra; ha lanci illuminanti per gli attaccanti; sa fare filtro davanti alla difesa e si inserisce in avanti quando è necessario. Il regista se non è mezza squadra poco ci manca; perché, avendo forte personalità calcistica, gode della fiducia dei suoi compagni che gli affidano volentieri il pallone quando sono in difficoltà. Questo è mancato soprattutto quest’anno alla Paganese. Non sarà facile – starete commentando – però trovare sul mercato un elemento del genere; ma i tecnici – dico io – ci sono proprio per questo.
Insomma qualcosa di buono si prospetta per la grande tifoseria azzurro-stellata che aspetta solo di poter essere ammessa gradualmente ad assistere alle gare del prossimo campionato.
Raffaele Trapani qualcosa lo ha aggiunto anche sulle sue aspettative più recondite. “Ho un sogno nel cassetto – ha detto – vorrei portare la Paganese in serie B. Non so quando, ma prima di lasciare questo mondo devo riuscirci”.
Amen!
Nino Ruggiero
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