Niente da perdere, tutto da guadagnare. Lo sapevamo tutti, era una frase sacramentata per una partita che vedeva in campo la prima in classifica contro la penultima. Con 15 vittorie su 19 incontri disputati, la Ternana aveva vinto già prima di giocare; ma che volete, il cuore, muscolo generoso, mai domo, non ragiona come un computer. Spera sempre e palpita per i destini dei più deboli: appunto, la Paganese, squadra indomita che in svantaggio di due gol apre la porta alla speranza. Merito indiscutibile di un Cesaretti rinato che, appena entrato in campo, in due minuti, segna prima un gol da cineteca e subito dopo, con una entusiasmante azione personale, va a un passo dal clamoroso pareggio.
Cesaretti, chi l’avrebbe mai detto! un calciatore, che le cronache sportive degli ultimi giorni davano in procinto di andare via per altri lidi in questa sessione invernale di calcio mercato. Un calciatore che in due soli minuti fa tutto quello che non era riuscito a fare dal giorno del suo rientro nella formazione azzurro stellata dopo la poco esaltante esperienza con la Cavese.
Che strano il calcio! Gira la palla che è rotonda, come il mondo. Una volta nella polvere, un’altra sull’altare. Una volta sei un brocco, un’altra volta un campione.
Immaginate adesso, per un solo momento, che le due prodezze di inizio ripresa fossero opera di un calciatore arrivato all’ultimo momento. Avremmo tutti elevato lodi al neo arrivato intravisto come come l’uomo della provvidenza, capace di risolvere tutti i problemi di attacco lamentati fino a questo momento. Invece no, le prodezze di Terni sono solo opera di Cesaretti, di quel giocatore impalpabile, irritante, discusso e discontinuo più volte messo sulla graticola. Così vanno le cose della vita!
La gara non delude. I capovolgimenti di fronte sono continui. Ovviamente, come nelle aspettative, la Ternana ha qualcosa in più con qualità tecnica che sprizza da tutti i pori. Ci mette poco la capolista a mettere le cose in chiaro, anche se la squadra azzurro stellata appare poco dimessa. Dopo nove minuti la capolista passa in vantaggio grazie ad un colpo di biliardo di Partipilo che dalla destra, appena entrato in area, piazza il pallone rasoterra alla destra di Campani. La Paganese non se ne sta con le mani in mano e sfiora per ben due volte il gol sempre con Sirignano ma Iannarilli è superbo e insuperabile.
La svolta della speranza nel secondo tempo con l’ingresso in campo di Cesaretti. Ma questo lo abbiamo già detto.
Futuro immediato. In soli dieci giorni il calendario presenta tre incontri che dovranno chiarire il destino della Paganese. Una specie di cura dimagrante per una squadra carica e appesantita. Non sarà come il titolo di un film degli anni Ottanta interpretato da Pozzetto e Verdone: sette chili in sette giorni, ma poco ci manca! Mercoledì prossimo al “Marcello Torre” arriverà il Catanzaro; domenica ci sarà in trasferta lo scontro diretto con la Cavese e il mercoledì successivo sempre a Pagani ci sarà il recupero con il Catania.
Non sarà facile per l’allenatore Di Napoli traghettare la squadra verso posizioni tranquille di classifica. E’ sempre difficile inseguire quando le concorrenti marciano bene e quando il morale è a pezzi.
Ma bisogna provarci: la società con acquisti indovinati e il tecnico con l’impiego degli uomini migliori.
Nino Ruggiero
(da Il Quotidiano del Sud, edizione Salerno, del 31 gennaio 2021)
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