La Paganese cambia: via Erra, arriva De Napoli. Il destino di Alessandro Erra era segnato. Si era capito all’indomani delle brutta sconfitta interna con il Foggia quando le due parti, società e tecnico, si erano in un certo qual modo guardate in cagnesco. L’una, la società, perché i risultati sperati non arrivavano; l’altro, il tecnico, perché aveva probabilmente capito che con la rosa a disposizione non avrebbe potuto ripetere i soddisfacenti risultati ottenuti nell’ultimo campionato. Già allora la posizione di Erra aveva vacillato, tanto è vero che nell’ambiente era circolata insistentemente la voce dell’imminente ingaggio di Campilongo, successivamente passato alla guida della Cavese, squadra diretta concorrente nella corsa alla salvezza. Un comunicato di circostanza della società aveva poi smentito – come oramai è d’uso in queste circostanze – ogni interessamento per un nuovo allenatore confermando la fiducia a Erra.
Dopo la pausa natalizia, la Paganese domenica scorsa è incappata in un’altra sconfitta, e siamo a quattro di seguito. Poiché è periodo di campagna di riparazione, considerando che le altre squadre dirette concorrenti dirette alla salvezza si muovono a tutto spiano, nell’ambiente sportivo paganese si sperava di ricevere notizie di rinforzi per la squadra; invece è arrivata la doppia notizia che interessa la guida tecnica: l’allontanamento di Alessandro Erra e l’ingaggio di Raffaele Di Napoli.
Come si è arrivati a questo ennesimo colpo di scena non è dato di saperlo. La società, con un doppio consecutivo comunicato stampa, ha dato prima il benservito a Erra ringraziandolo per l’opera svolta e augurandogli buona fortuna e poi ha annunciato di aver ingaggiato Raffaele Di Napoli in qualità di allenatore. Di più non è stato possibile sapere ma è chiaro che i rapporti tra società ed Erra erano tesi da tempo. Probabilmente l’ulteriore sconfitta, nel giorno in cui ci si attendeva una risposta concreta sul campo da parte di tutta la squadra, ha determinato il provvedimento di esonero di Erra dalla guida tecnica. Quest’ultimo – confermato senza indugio a inizio campionato per avere bene operato nel campionato scorso – non ha avuto nemmeno la possibilità di fruire dei rinforzi che verosimilmente aveva richiesto alla società e che probabilmente gli erano stati promessi.
Così va il calcio. “Il re è morto, evviva il re!” – si diceva tanti anni fa per indicare l’immortalità di una istituzione, per dire che morto un re se ne fa subito un altro. Resta da vedere però se assisteremo anche a una rievocazione del capolavoro di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, “Il Gattopardo”, noto soprattutto per la massima che esprime: «Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi.»
Ci auguriamo tutti che non sia così, ovviamente, sperando anzi che il neo tecnico – che non possiede bacchette magiche – possa usufruire a breve di una rosa più competitiva e possa lavorare con cognizione di causa per plasmare una squadra diversa da quella vista all’opera nell’ultimo scorcio del campionato.
Raffaele Di Napoli eredita una difficile posizione in classifica ed una squadra che nelle ultime settimane ha dato segni di cedimento strutturale su tutta la linea. Il nuovo tecnico è stato già a Pagani: nel corso del campionato 2001/02, prima in funzione di vice allenatore di Sasà Amato e poi come titolare della panchina nel corso dello stesso campionato dalla ventitreesima giornata.
Non conosciamo i termini dell’accordo con la società, né tanto meno se il nuovo tecnico abbia richiesto determinate garanzie tecniche pur nell’ottica di una condivisibile politica giovanile. Ma è chiaro che, con l’intero girone di ritorno a disposizione, il nuovo tecnico dovrà essere messo in condizione di svolgere il suo lavoro con una rosa più competitiva dell’attuale.
Forse lo meritava anche Alessandro Erra, colpevole però di non aver mai evidenziato i gravi problemi tecnici della squadra.
Nino Ruggiero
(da “Il Quotidiano del Sud”, edizione di Salerno, del 15 gennaio 2021)
Related Posts
Le partite difficili
Novembre 18, 2024
La Paganese non sfonda
Novembre 18, 2024
Fallo su Mancino, chi non l’ha visto?
Novembre 17, 2024
0-0 al “Torre”, nel podcast il commento a caldo
Novembre 17, 2024
No Comment! Be the first one.