Primo tempo da incubo per la Paganese al “Marcello Torre” in occasione della prima gara casalinga di campionato. La Ternana ingrana subito la marcia e lo fa con la disinvoltura delle grandi; le sue manovre sono semplici, lineari ed efficaci. Pochi tocchi, tutti di prima e ribalta tutta per i suoi calciatori più rappresentativi, cominciando dai difensori Mammarella e Diakite per finire agli attaccanti Furlan e Vantaggiato, elementi che danno del tu al pallone e che non dovresti – tu avversaria di turno – mai far ragionare.
Poteva fare tutto ciò la Paganese? Poteva, si pensava che lo facesse, ma non lo ha fatto. Contro avversari di levatura tecnica superiore solo una perfetta organizzazione di gioco, con marcature asfissianti, con raddoppi maniacali, avrebbe potuto quanto meno arginare una più che prevedibile forza d’urto. La Paganese, invece, fin dai primi minuti di gioco ha stentato a ingranare, a differenza di quanto fatto vedere sette giorni fa a Catania quando con una prestazione impeccabile aveva messo in difficoltà l’organizzazione di gioco avversaria. Poco efficace il filtro di centrocampo; errori banali commessi in disimpegno hanno poi esaltato le qualità dei calciatori nero-verdi.
Troppo facile per gli umbri imporre il proprio gioco sfruttando anche l’incredibile disorientamento degli azzurro stellati.
Dopo otto minuti di gioco la Ternana è già in vantaggio. Perla di Furlan sull’out sinistro, finta di cross con il sinistro, avversario lasciato sul posto e scodellamento perfetto di destro a cercare il palo opposto. Fasan è sorpreso, potrebbe intervenire, ma lo fa in ritardo. Sull’invitante traiettoria si tuffa di testa Vantaggiato, uno che il gol ce l’ha nel sangue. Signori, il gol è servito.
Sbagliano in tanti nel calcio, ma quando un errore di valutazione – se di errore si tratta – viene commesso dal portiere c’è poi poco da rimediare.
La Paganese a questo punto accusa il colpo e non riesce a imbastire azioni decenti. Il nuovo centrocampo imperniato su Benedetti, neo arrivo, balbetta anche se alla fine proprio l’ex Gubbio risulterà fra quei pochi calciatori in maglia azzurro stellata che possono ritenersi assolti dall’accusa di disfatta. Onescu e Bonavolonta’ non sono gli stessi di Catania; Guadagni e Dopo sembrano corpi estranei anche perché mai serviti a dovere e cercati solo con lanci lunghi dalla difesa.
La Ternana imperversa e segna ancora due volte: al 20′ con Damian bravo ad inserirsi su una corta respinta di Fasan e al 38′ con Galletti che approfitta di un errato disimpegno difensivo, uno dei tanti, per infilare il sorpresissimo Fasan.
Nella ripresa Erra cerca di dare più vigore alla manovra della sua squadra: oramai sullo zero a tre c’è poco da difendere. Entra Cesaretti e c’è un qualche sussulto perché se non altro in area avversaria ci si arriva. Poi entra anche l’inossidabile Scarpa, autore di buoni spunti; ma contro una difesa organizzata che fa capo a Diakite c’è poco da fare.
Poche le note positive in casa Paganese. Erra avrà molto da lavorare per quadrare il cerchio. E intanto mercoledì ci sarà il turno infrasettimanale che vede la Paganese impegnata a Catanzaro.
(da Il Quotidiano del Sud, edizione Salerno del 4/10)
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