Da oggi la Paganese avrà un tifoso doc in meno. Ha lasciato questo mondo terreno il carissimo amico, Paolo Saturno, per me quasi un fratello. Una vita spesa per la Paganese; da quando aveva i calzoni corti e si giocava al “Del Forno” alle più recenti frequentazioni al “Marcello Torre”.
Paolo era una vera e propria icona sportiva. Amava i colori azzurrostellati come si può volere bene a una persona di famiglia. Anche fino a pochi giorni fa, con tutti i problemi di salute che si portava addosso, era lì, in tribuna, al suo solito posto, a tifare per la sua squadra del cuore.
Aveva fondato negli anni Settanta il primo club ricreativo sportivo denominato “Amici della Paganese” con sede in piazza Municipio. Lascia un vuoto incolmabile nella sua famiglia e tra tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato per il suo senso di equilibrio e per una innata signorilità d’animo.
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La gara di domenica con la Virtus Francavilla forse ha chiarito una volta per sempre i dubbi che si nutrivano sulle possibilità della squadra azzurro-stellata di poter ambire a qualcosa in più della semplice salvezza. Bisogna essere crudi se si vuole essere sinceri; i pannicelli caldi teniamoceli per altre occasioni. Con l’attuale organico, solo un miracolo potrebbe consentire oltre la salvezza anche un piazzamento tra le squadre che a fine campionato si disputeranno i famosi play-off.
Non ci voleva la zingara per arrivare a tale conclusione. Ma, si sa, la speranza cova sempre nel cuore dei sognatori, almeno fino al momento in cui uno strattone ti riporta a fare i conti con la vita reale.
Oggi, in vista della partita interna con la Cavese, proprio perché siamo tra quelli che son sospesi, tra un sogno di grandezza (play-off a due punti) e la realtà che incombe, bisogna fare un paio di considerazioni.
a) Svegliamoci! Il discorso salvezza è tutt’altro che chiuso perché il Picerno, quintultima in classifica, squadra sulla quale la Paganese mantiene cinque punti di vantaggio, appare in ripresa. Infatti i lucani domenica sono riusciti a pareggiare anche sul campo dell’Avellino dopo aver battuto nel turno precedente la Cavese. Quindi ci vuole massima concentrazione per arrivare quanto prima alla quota salvezza.
b) mancano pochi giorni alla chiusura delle liste invernali; per questo sarebbe necessario puntellare nei punti dolenti la formazione azzurro-stellata, magari con l’avallo del suo allenatore che ha fatto un ottimo lavoro fino a questo momento con gli elementi che ha a disposizione. Qualche rinforzo di spessore serve, anche solo per dare più certezze alla squadra.
c) Scarpa sarà determinante in questa fase di campionato. Anche domenica scorsa, finché la condizione fisica glielo ha consentito, è stato fra i migliori in campo. La sua classe e la sua esperienza non possono essere messe in discussione. Va solo gestito con oculatezza e raziocinio. Ma questo Erra lo ha intuito da tempo.
Due parole sulla partita di domenica scorsa. Possibile che si debba assistere a riprese televisive da dilettantismo goliardico in un campionato di terza serie? Quando la Lega darà un vero e proprio ultimatum ai pugliesi anche in tema di riprese televisive? Vergognoso. E poi, per finire, possibile che durante tutta la partita nessuno abbia fatto notare al telecronista che non esiste l’allenatore Erba? E che diamine!
Nino Ruggiero
L’ultimo saluto a Paolo Saturno
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