Siete tutti invitati alla fiera delle illusioni, e quando dico tutti mi riferisco ai pochi fedelissimi che ancora non si rassegnano a vedere una squadra condannata alla retrocessione.
Perché fiera delle illusioni? Perché l’aritmetica – nonostante che la squadra non riesca a calzare i richiesti stivali delle sette leghe – continua a dare alla Paganese speranze di rientro negli otto punti di distacco dalla penultima in classifica; otto lunghezze di un sogno testardamente inseguito e mai sopito.
L’aritmetica dice una cosa, ripresa dal cuore che non si rassegna mai; la realtà e il buon senso ne dicono un’altra. E dicono che gli azzurro stellati, pure se in visibile ripresa dopo una prima parte di campionato avvilente e deficitario sotto tutti i punti di vista, non sono diventati una squadra schiacciasassi, un caterpillar o un bulldozer cingolato. Sono solo – dopo gli interventi di gennaio che hanno consentito un riordino articolato della fase difensiva – una squadra discreta, che ha anche un rendimento standard tipico di quelli che devono salvarsi. Il guaio, però, è che il rendimento standard arriva nel momento in cui, invece, proprio a causa di un girone di andata fallimentare, ci sarebbe stato bisogno di vincere, vincere sempre, senza guardare in faccia nessuno.
Insomma la Paganese, per capirci – ma ci siamo già intesi – da gennaio in poi avrebbe avuto bisogno di conquistare vittorie a ripetizione dovendo assumere un passo da “grande”. Impresa titanica, se si considera che la squadra sconta peccati di inesperienza e strutturali che adesso è inutile e forse dannoso enumerare. Per giunta, come se non bastasse, sono venuti meno nella fase cruciale del campionato, perché infortunati, due elementi del calibro di Cesaretti e Scarpa, forse gli unici della rosa in grado di dare fantasia ed estro alla squadra in fase di attacco che oggi sconta proprio la mancanza di sostituti all’altezza dei due infortunati; non tanto nel valore quanto in caratteristiche tecnico-tattiche.
Allora dobbiamo per forza di cose, probabilmente per illuderci ancora, guardare ai numeri; forse perché il cuore azzurro stellato – nobile muscolo – non si rassegna all’inevitabile.
Diamo allora uno sguardo alle zone basse della classifica. La Paganese attualmente sconta 12 punti di distacco dal Bisceglie perché devono tenersi in conto i tre punti da incamerare con il Matera; punti già nella saccoccia della squadra pugliese. A quota 25 troviamo Rieti e Siracusa, distaccate di 13 punti: però le due squadre devono recuperare rispettivamente due e una partita. Mancano adesso otto giornate al termine del campionato. La Paganese – dopo aver fatto visita alla Cavese – dovrà affrontare in casa Casertana, Rieti, Virtus Francavilla e Viterbese. Domenica prossima intanto, oltre a Cavese-Paganese, c’è anche un incontro verità: Bisceglie-Siracusa
L’aritmetica dice che il sogno si può coltivare. Il cuore si adegua e spera.
Benvenuti alla fiera delle illusioni.
Nino Ruggiero
Benvenuti alla fiera delle illusioni
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salve volevo chiederle secondo la sua esperienza ed informazioni se sussistono speranze di ripescaggio (x me siamo gia’ retrocessi) dato che penso siamo tra le prime squadre a poterlo chiedere contando che nel girone a c’e’ un caos…se trapano di fronte al possibile ripescaggio si tira indietro perche’ richiede soldi allora penso sia davvero una farsa tutto questo…
Credo che se le cose dovessero proprio andare nel peggiore dei modi, ci sarebbero buone possibilità di ripescaggio. Ma è un discorso tutto da valutare, ivi comprese le intenzioni del presidente Trapani sul futuro della società.