Parliamo di Paganese e parliamone a cuore aperto. Anche a Catania, nonostante una discreta prestazione complessiva, la squadra ha lasciato i tre punti all’avversaria. Starete pensando:”Come si poteva sperare di farla franca proprio contro una delle squadre più forti del torneo?” Già, è vero, ma è vero anche che pure nelle partite sulla carta più abbordabili la Paganese se n’è uscita con le ossa rotte. E allora? Questi punti per la salvezza quando e come dovrebbero arrivare?
Tutto difficile, tutto complicato: risultati negativi a catena, punti in classifica che non si vedono, calcoli aritmetici che non tornano. È nera, più nera della mezzanotte; forse è il periodo più brutto della lunga storia della Paganese calcio e, per come si sono messe le cose, solo un miracolo, di quelli terreni, per non scomodare quelli celesti, potrà salvare la squadra dalla retrocessione.
C’è chi, numeri alla mano, da improvvisato matematico, si scervella per capire come la squadra potrebbe agganciare perlomeno la penultima in classifica per poi giocarsela nei play-out in una doppia sfida dal sapore di “mors tua, vita mea”. Inevitabile il riferimento al Bisceglie che al momento, pur avendo in pratica dieci punti di vantaggio, è quella più alla portata di un vero e proprio sogno.
Il destino vuole che proprio il Bisceglie domenica sera sarà al “Marcello Torre” per una sfida che potrebbe dire una parola importante nel discorso della retrocessione. Parliamoci chiaro: solo una vittoria da parte della Paganese potrebbe riaprire qualche spiraglio in tema di salvezza. Altri risultati risulterebbero quasi certamente letali.
Il pareggio conseguito all’andata per 2 a 2, uno dei pochi, non inganni. Il Bisceglie si è rinforzato parecchio proprio a gennaio e presenta addirittura tre “ex”, vale a dire Triarico, proveniente dal disciolto Matera, Cuppone dal Pisa e Parlati dall’Ascoli. Senza contare un altro ex, Leonardo Longo che a Pagani collezionò 17 presenze qualche annetto fa.
Per una di quelle partite che una volta venivano definite “della verità”, l’allenatore De Sanzo dovrebbe avere a disposizione quasi tutti i componenti della rosa. Determinanti in proposito potrebbero essere le prestazioni di Stendardo in difesa e di Cesaretti in attacco. Capece si è già presentato e domenica scorsa – oltre a dare un volto al centrocampo – ha messo a segno anche un gol da vero specialista.
Dal risultato che verrà fuori dal “Marcello Torre” avremo un quadro più delineato della situazione. Ma è chiaro che solo la conquista dei tre punti autorizzerà la Paganese a sperare ancora. Non c’è scampo, si tratta proprio dell’ultima spiaggia.
Nino Ruggiero
L’ultima spiaggia
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