Tre erano i punti di vantaggio dell’Andria sulla Paganese e tre rimangono quando mancano solo cinque giornate alla fine del campionato. Brutta cosa dover inseguire, dover vincere per forza per restare in sella alla speranza. Solo le vittorie – quelle che portano i tre punti – a poche giornate dal termine del campionato, sistemano tutto e ti fanno dimenticare tutti i guai, le pene, i dispiaceri accumulati nel corso di una lunga e massacrante stagione agonistica.
La vittoria, questa sconosciuta. Poteva arrivare finalmente contro la Casertana e nessuno si sarebbe scandalizzato per come era scivolata via la gara; era lì lì per concretizzarsi, ma è bastato un calcio d’autore, a tempo scaduto, di un calciatore della Casertana perché il castello faticosamente costruito cedesse d’incanto. E con esso – probabilmente – anche le speranze di una salvezza diretta.
Nei secondi finali, a tempo scaduto, quando oramai si aspettava solo il fischio dell’arbitro, i tre punti in palio, di valore inestimabile stante l’attuale posizione in classifica della Paganese, purtroppo hanno preso così il volo e la Casertana ha pareggiato le sorti della gara. Un solo punto racimolato, quando oramai i giochi parevano fatti, ha solo il sapore della beffa e non sappiamo quanto potrà servire alla causa della salvezza.
Poche cose dirò sull’andamento della gara. Non si è vista la Paganese svanita e suicida di Catania, ma non si è vista nemmeno una squadra in piena salute. In vantaggio di una rete – e sono dieci le reti realizzate da Scarpa – gli atleti in maglia azzurro-stellata non hanno saputo capitalizzare le occasioni da rete create con ripartenze degne di maggiori fortune. Una squadra cinica lo avrebbe fatto; ma la Paganese sconta di settimana in settimana peccati originari, per cui meglio sorvolare. Guardiamo allora avanti, consapevoli di dover affrontare gli impegni futuri puntando tutto e solo sull’orgoglio.
La salvezza diretta, al momento, appare problematica; diciamo difficile. La matematica lascia aperte le speranze degli ottimisti e tutto potrebbe succedere nelle prossime cinque giornate, quelle che restano prima della conclusione del campionato. Ma solo un miracolo o – se volete una Paganese che prendesse a vincere in casa e fuori – potrebbe evitare alla squadra la disputa dei play-out.
Se diamo uno sguardo alla parte bassa della classifica, vediamo che l’Akragas è ormai fuori gioco e quindi è già condannato alla retrocessione diretta. Resta da stabilire – visto che le retrocessioni quest’anno saranno due – l’altra squadra che dovrà tenergli compagnia. Sono Fondi e Paganese, al momento, le squadre che stanno peggio, con un vantaggio in classifica per la Paganese di tre punti rispetto agli avversari pontini. E che ti combina il calendario? proprio Fondi e Paganese domenica prossima si affronteranno in terra laziale. Sarà una specie di assaggio delle due partite (andata e ritorno) che interesseranno le due squadre che saranno chiamate a disputare i play-out.
Ci auguriamo tutti, a dire la verità, che una delle due non sia la Paganese, ma a questo punto del campionato, solo una serie di vittorie degli azzurro-stellati potrebbe evitare alla squadra il traumatico codicillo finale; senza contare che la Paganese dovrà osservare un turno di riposo proprio dopo la partita con il Fondi e quindi giocherà solo quattro delle cinque restanti gare.
Forza, rimettiamoci in sesto. Non tutto è perduto! Buona Pasqua a tutti
PAGANESE-CASERTANA 1-1
Related Posts
Le partite difficili
Novembre 18, 2024
La Paganese non sfonda
Novembre 18, 2024
Fallo su Mancino, chi non l’ha visto?
Novembre 17, 2024
0-0 al “Torre”, nel podcast il commento a caldo
Novembre 17, 2024
No Comment! Be the first one.