Finisce in parità e non si può dire che una delle due squadre in campo non abbia meritato il punto preso. Dopo aver assistito a una partita di calcio dai due volti, come quella di oggi, bisogna dire che il calcio è sempre più strano e indecifrabile.
Monopoli a mille nei primi venticinque minuti; una squadra dall’argento vivo addosso; calciatori che arrivavano in area di rigore della Paganese da tutte le parti. Gol sfiorato in almeno tre occasioni da parte dei pugliesi; palo, parate di Gomis, anticipi difensivi mozzafiato in extremis. Azzurro-stellati letteralmente frastornati, costretti a difendersi anche con le unghie. Venticinque minuti da incubo; chiedere ai difensori paganesi per sapere come hanno fatto a cavarsela.
Ecco, il calcio e i suoi volti. Alla mezzora la partita cambia letteralmente, cosa da non credere. Nacci e Bensaja riescono a prendere le redini del gioco e a far respirare i compagni di difesa; la partita cambia da così a così: è un’altra Paganese in campo. La sfuriata del Monopoli scema lentamente. L’organizzazione difensiva predisposta da De Sanzo – e che prevede marcature strette su Genchi, Sarao e Salvemini – incomincia a prendere forma dopo il disagio iniziale. Al minuto trentasette nella prima occasione che si presenta in avanti, ancora una volta, quell’implacabile cecchino di Cuppone va addirittura a rete con una torsione di testa su cross dalla sinistra di Bensaja che lascia di stucco il portiere del Monopoli. E sono quattro per questo giovane rapinatore d’area, compreso il gol segnato in Coppa Italia a Viterbo.
Adesso è un’altra Paganese, paragonabile a quella vista all’opera sette giorni addietro al “Marcello Torre” contro il Rende. In contropiede, o se volete in ripartenza, Cuppone è irresistibile e in coppia con Cernigoi fa impazzire la difesa pugliese; l’attaccante sfiora addirittura l’impresa sul finale di tempo ma il portiere stavolta non si fa sorprendere e sventa il possibile zero a due con un tuffo temerario.
Nella ripresa la Paganese gioca una gara impeccabile tatticamente. Il Monopoli è sulle corde: ha perduto lo sprint iniziale mentre cresce sempre di più il centrocampo azzurro-stellato sostenuto sulle fasce da Della Corte e Ngamba. Quest’ultimo è letteralmente imprendibile quando anticipa il diretto avversario e si lancia in avanti; un vero peccato che in uno dei suoi “raid” offensivi sbagli il passaggio finale con due compagni liberi a raccogliere il passaggio per fiondarsi a rete. Ma sono cose che possono capitare quando si è giovani e si deve crescere ancora.
Il pareggio del Monopoli ha il sapore dell’assurdo. Arriva dopo venti minuti, nel momento migliore della Paganese, e viene realizzato con una specie di carambola su cui nulla può il bravo Gomis.
Per finire bisogna dire – per onestà di cronaca – che l’arbitro sul finale di gara ha sorvolato su un fallo da rigore grande quanto una casa commesso su Boggian oramai lanciato a rete e che il Monopoli, a pochi minuti dalla fine, ha fallito da due passi addirittura la palla della possibile vittoria. Si sarebbe trattato di una beffa incredibile.
Il punto di Monopoli, che serve e come! per la classifica, adesso deve rafforzare soprattutto la convinzione nelle proprie possibilità di tanti giovani che a volte camminano a corrente alternata. Ricordatevelo: non è da tutti lasciare il campo del Monopoli con un risultato positivo. La Paganese lo ha fatto.
Related Posts
Le partite difficili
Novembre 18, 2024
La Paganese non sfonda
Novembre 18, 2024
Fallo su Mancino, chi non l’ha visto?
Novembre 17, 2024
0-0 al “Torre”, nel podcast il commento a caldo
Novembre 17, 2024
No Comment! Be the first one.