Così è, anche se non vi pare
Anno nuovo, “Paganese graffiti” nuovo nella grafica. Il blog, che annovera una moltitudine di lettori e di simpatizzanti, è una molla e uno stimolo per il sottoscritto. Ci voleva un restyling dopo otto anni!
Leggo e sento in giro di possibili mutamenti all’interno della società azzurro-stellata. Le voci si rincorrono e sono anche contraddittorie: si parla contemporaneamente di mutamenti societari imminenti e di rafforzamento della squadra con elementi già contattati che dovrebbero vestire la casacca azzurro-stellata alla ripresa della lunga sosta di campionato. Addirittura c’è chi ha ipotizzato un summit avvenuto fra persone interessate a far parte della società.
I responsabili della società, al momento in cui scrivo, non si sono espressi in alcun modo; probabilmente perché non ci sono elementi di novità. La conferenza stampa, più volte annunciata, non si è tenuta e chissà mai se ci sarà. Una sola cosa è certa: il presidente Trapani non ha più gli stimoli di una volta forse perché si sente abbandonato da tanti operatori economici bravi a promettere ma poco propensi a dare una mano concreta alla società.
In questa ottica, e se le cose stanno come ho scritto, credo che bisognerà rassegnarsi a convivere con le potenzialità della squadra vista all’opera dall’inizio del campionato a oggi. A meno che non abbiano fondamento le voci di fuori, quelle cioè che parlano di uno stravolgimento societario; cosa invero molto improbabile.
In questo momento delicato della vita societaria, vorrei ripartire da una foto simbolica di un tempo felice, quella che vedete e che ritrae Raffaele Trapani all’atto di tagliare una torta gigantesca. Quella torta, tagliata a fine campionato 2005-06 sancì un periodo d’oro della Paganese che avrebbe ancora vinto nel campionato successivo raggiungendo l’auspicata C1.
Due promozioni, una dietro l’altro: un sogno! Tempi lontani, tempi felici che hanno segnato pagine di sport indelebili per i tanti cuori che hanno palpitato e palpitano ancora – ne sono certo – per i colori azzurro-stellati.
Mentre scrivo ho notizia della scomparsa di Enrico Vitolo, paganese purosangue – conosciuto come “zumba zumba”, un nomignolo che era tutto un programma per un portiere. Aveva difeso la porta della Paganese in una sola gara ufficiale, quella del 22 settembre 1974 in occasione dell’incontro Paganese-Castrovillari finita con il risultato di tre a zero. Poi era arrivato l’emergente Gianni Simonelli e per lui ci fu spazio solo in panchina. Ma Enrico non aveva mai abbandonato la sua Paganese e fino a poco tempo fa, quando le condizioni fisiche glielo consentivano, pur abitando a Nocera Superiore, era solito frequentare la tribuna del “Marcello Torre”. Era uno dei fedelissimi. Dalla prossima gara interna, la Paganese avrà uno spettatore di spessore in meno.
Condoglianze alla famiglia.
Nino Ruggiero
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