Il Trapani fallisce un calcio di rigore nella ripresa che avrebbe potuto dare la svolta decisiva alla partita e la Paganese ringrazia, doverosamente, una volta tanto, anche la buona sorte.
Un’iniezione di fiducia per la Paganese, brava a cogliere un prezioso pareggio a reti inviolate contro i siciliani.
La partita non è stata bella e, per la verità, nessuno poteva attendersi che lo fosse. Da una parte i padroni di casa alla disperata ricerca di punti, dopo tre sconfitte consecutive; dall’altra un Trapani baldanzoso, tronfio, forse troppo sicuro di sé, convinto di una superiorità tecnica che avrebbe dovuto consacrarlo vincitore alla fine di novanta e più combattuti minuti.
Niente di tutto questo, per la verità, perché la Paganese ha concesso poco o niente ai più titolati avversari lasciando loro libertà di azione fino alla tre quarti campo, controbattendo poi colpo su colpo alle varie iniziative offensive.
Il Trapani mostra buone cose nel primo tempo, quando la Paganese é ancora in fase di organizzazione, e ancora una volta il portiere Gomis sale agli onori della cronaca con un paio di interventi risolutori. Poi, con il passare dei minuti, fortunatamente, Carcione e compagni prendono a carburare.
Al quarto d’ora Della Corte, tornato finalmente su buoni standard di rendimento, si rende autore di una incursione sulla sinistra del proprio schieramento in avanti ed effettua un cross rasoterra tanto velenoso che prende in contropiede non solo la difesa siciliana ma anche Talamo e poi Scarpa, che, a porta spalancata, mancano completamente il pallone.
E’ una Paganese che – come si suole dire – “si misura la palla”; non esagera con gli attacchi e non offre il fianco al forte attacco avversario che trova pochi spazi in avanti grazie anche al filtro effettuato da Carcione e soprattutto dal giovane Bernardini, ligio alle consegne ricevute da Massimiliano Favo.
I cambi effettuati, soprattutto per leggeri infortuni incorsi a Meroni e Picone, non cambiano le carte in tavola e alla fine il pareggio viene accolto favorevolmente più dalla Paganese, bisognosa di un’iniezione di fiducia, che dal Trapani.
Forse qualcosa in più dal punto di vista del gioco era lecito attenderselo dai siciliani, unanimemente favoriti sulla carta, ma bisogna dire che la Paganese sotto il profilo dell’impegno agonistico è stata davvero encomiabile.
Il pareggio conseguito fa sicuramente morale e conforta il fatto che oggi fra i migliori si è distinto Francesco Scarpa; una carta in più da giocare per Favo, che ha riscoperto anche Bensaja nelle vesti di centrocampista avanzato. Bene anche Piana, entrato nel finale di gara; la sua esperienza nel frenare Evacuo si è fatta sentire.
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