Così è, anche se non vi pare
Il ritorno alle gare disputate nel giorno canonico, la domenica, e tre vittorie consecutive hanno portato qualche anima in più al “Marcello Torre”; non molti, per la verità, ma un piccolo segnale si è avuto.
Discreta cornice di pubblico, nonostante in mattinata avverse condizioni atmosferiche avessero fatto temere il peggio, per una gara avvincente il cui risultato ha tenuto con il fiato sospeso gli spettatori fino al termine.
Buona Paganese, forse meno brillante di quella vista all’opera nelle ultime esibizioni; ma si sa che in ogni tipo di valutazione calcistica bisogna sempre fare i conti anche con gli avversari. E il Cosenza, a dire il vero, ha dimostrato di avere uomini importanti nella sua inquadratura perché non è un caso che occupi al momento l’ottava posizione in classifica.
La Paganese ha giocato la sua onesta partita evidenziando ancora una volta di aver trovato complessivamente una buona dimensione tattica. La difesa, da quando Grassadonia ha sistemato al centro Carillo e De Santis, appare meglio assortita e soprattutto più attenta. Alcibiade sulla destra appare rinato; riesce non solo a fare bene la fase difensiva ma sa anche proporsi autorevolmente in avanti a supporto del compagno più avanzato sulla destra. Per giunta il calciatore riesce anche a proporsi per il tiro a rete e non è assolutamente un caso che abbia segnato quindici giorni fa un gol determinante contro il Messina.
Note positive anche per Della Corte che oramai ha definitivamente conquistato il posto sulla fascia sinistra della difesa perché riesce a interpretare molto bene – quando le condizioni tattiche lo consentono – la parte dell’incursore a sostegno dell’azione offensiva di Cicerelli. Molto meno buono, purtroppo, l’intervento di Liverani sulla sassata di Calamai che ha causato poi l’inopinata segnatura dei cosentini in un momento delicato della gara. Ma sono infortuni che possono capitare ai migliori portieri del mondo e Liverani, per il resto, è sembrato sicuro in ogni momento della gara, dentro e fuori dei pali.
A fugare le ombre di una sconfitta che ha aleggiato a lungo sul “Marcello Torre” ci ha poi pensato poi il giovane De Santis con un imprendibile diagonale da corta distanza; un’altra bella sorpresa da parte di un ragazzo che sta conquistando le simpatie generali per il modo in cui riesce a interpretare il ruolo di regista difensivo.
Buona Paganese, dicevo all’inizio, non esplosiva e garibaldina come in altre occasioni, ma sicuramente giudiziosa, tatticamente irreprensibile con l’handicap di dover fare la partita perché il Cosenza, da squadra esperta e marpiona, si raggruppava copiosamente dietro l’immaginaria linea della palla per poi ripartire con rapidissimi e sconquassanti contropiede.
Gli azzurro stellati in avanti hanno accusato l’assenza del miglior Reginaldo, quello che riesce a interpretare il ruolo della classica prima punta. Il giovane Firenze, schierato al centro dell’attacco in un ruolo inusuale per le sue caratteristiche tecniche, ha fatto di tutto per emergere tra due lungagnoni esperti e di grande mestiere, forse tra i migliori del campionato. Ci è riuscito a metà, cercando di svincolarsi e ha anche cercato il tiro a rete dalla distanza, una sua specialità: Perina ha risposto alla grande con un tuffo alla sua sinistra. Ma il ragazzo ex Siena c’è e di sicuro resta fra i più azzeccati colpi del mercato di gennaio.
Un consiglio mi sento di darlo a Cicerelli, fra i più brillanti nella prima parte del campionato: cerchi di più i compagni invece di avventurarsi in slalom a volte improponibili e in tiri di scarse pretese; ha ottime e riconosciute capacità personali ma a volte eccede. Il troppo – si sa – storpia.
Per fortuna crescono anche i ragazzi che devono dare una mano a Pestrin a centrocampo. Cresce Tascone, che è un mostro di vitalità atletica fin quando il fiato lo sorregge; cresce anche Parlati, schierato nella seconda parte della gara.
Grassadonia adesso, in vista delle delicata trasferta di Castellammare di Stabia, ha un problema di salutare abbondanza, considerando che domenica saranno disponibili anche Reginaldo e Mauri.
Sarà un finale di campionato avvincente se si considera che le squadre, che attualmente sono nella parte bassa della classifica, sembrano aver calzato gli stivali delle sette leghe. Ma la Paganese, fortunatamente, li ha anticipati calzandoli dalla partita di Monopoli in poi.
Nino Ruggiero
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