Reginaldo in una foto di repertorio
Alla fine, tirando le somme, si può dire che la Paganese ha sprecato una bella occasione per portare i tre punti a casa. Intendiamoci: la Vibonese ha giocato una gara gagliarda, ci ha messo il cuore, non ha mai concesso troppo agli azzurro-stellati in fatto di grinta e di vigore atletico – cosa che si sapeva già alla vigilia – ma si è vista pochissimo in attacco perché il suo sistema di gioco prevedeva innanzitutto di chiudere tutti gli spazi vitali agli avversari con marcature “ad personam” per poi tentare qualche sortita con l’ottimo Saraniti.
Se ne è accorto ben presto il povero Cicerelli, che è oramai “carta conosciuta”, quest’oggi circondato da due-tre avversari appena cercava di puntare a rete senza giochicchiare per linee laterali; se ne sono accorti ben presto anche Herrera e Reginaldo, chiusi tra ferree marcature a uomo.
Reginaldo, per la verità, ancora una volta tra i migliori in campo, avrebbe potuto mettere il sigillo alla partita in almeno due occasioni; clamorosa la seconda nel secondo tempo quando, dopo aver raccolto un passaggio filtrante di Maiorano, ha calciato addosso al portiere. A proposito di portiere, va detto che Chiriac si è comportato con buona autorevolezza per tutta la durata della gara mentre il suo dirimpettaio, l’ex nocerino Russo, ha compiuto almeno due autentiche prodezze; l’ultima su giravolta in diagonale di Herrera indirizzata rasoterra sulla sua sinistra.
Il pareggio può e deve essere accolto come risultato positivo, ma resta la convinzione in tutti quelli che hanno assistito alla partita, dal vivo e attraverso la piattaforma di Sportube, che la Paganese avrebbe potuto far sua l’intera posta in palio.
Intanto ci aspettiamo che Iunco – schierato nella ripresa al posto di uno sconcertante Deli – riconquisti la forma giusta perché la squadra mai come in questo momento ha bisogno di crescere in qualità dalla trequarti campo in avanti.
La mente è già rivolta alla partita di martedì prossimo quando al “Marcello Torre” sarà ospite il Siracusa.
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