Nella foto, la punizione battuta da Caccavallo nel primo tempo e sventata da Santurro con un volo alla sua destra
Poco gloria per la Paganese alla ricerca dei tre punti che avrebbero potuto significare salvezza anticipata. Zero a zero il risultato finale e poche emozioni nel desolante deserto di un “Marcello Torre” sempre più vuoto. La festività della Madonna delle galline ha dato un altro colpo alle casse societarie, ma oramai c’è tanta disaffezione in giro nei confronti degli azzurro-stellati che non ci meravigliamo più di niente, anche se l’attenuante delle festa stavolta ha una sua validità.
Dopo un primo tempo giocato a ritmi bassi, probabilmente anche a causa dei primi caldi, la Paganese nella ripresa ha provato a far suoi i tre punti. Purtroppo non tutti gli atleti, soprattutto quelli in grado di fare la differenza, sono sembrati al meglio della condizione fisica; motivo per cui, alla fine, la squadra non è riuscita a concretizzare sotto rete le pur numerose occasioni create, soprattutto nella seconda parte della gara.
Il Melfi, alla fine, non ha rubato niente. Ha giocato una gara giudiziosa e accorta, e non si è limitata solo a contenere la prevedibile supremazia territoriale degli azzurro-stellati, ribattendo colpo su colpo. Il pareggio, quindi, deve essere considerato come punteggio equo che però probabilmente non serve al Melfi condannato – a meno di un miracolo – alla disputa dei play-out per evitare la retrocessione.
La Paganese, saggiamente, negli ultimi minuti ha pensato bene di accontentarsi di un punto, fedele al principio del minimo garantito. La pratica salvezza è ancora aperta. Ma il traguardo si avvicina quando mancano solo cinque gare alla fine.
Appuntamento a domani per un approfondimento con la rubrica “Così è, anche se non vi pare” su https://paganesegraffiti.wordpress.com
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