Nella foto, la capriola di gioia di Caccavallo dopo la segnatura su calcio di rigore
La Paganese che non ti aspetti, dai due volti: indecifrabile, a dire il vero. Quella del primo tempo: in gran spolvero, scoppiettante, baldanzosa, sicura di sé, addirittura superba. Quella del secondo tempo: timorosa, impacciata, succube di un’avversaria che non pare essere la stessa della prima frazione di gioco.
Due volti diametralmente opposti, come il giorno e la notte, e risultato in bilico fino all’ultimo, dopo il 4 a 1 maturato nel primo tempo.
Risultato e tre punti preziosissimi salvi soprattutto grazie alla bravura di Marruocco che neutralizza due rigori, il primo battuto da Diop, il secondo da Del Sante.
Il dato più significativo, però, al di là dell’aspetto tecnico-tattico, tutto da decifrare e interpretare, ha le sembianze di una vittoria conquistata contro l’ottima Juve Stabia della ripresa.
I tre preziosissimi punti di oggi vanno ad aggiungersi – in questo inizio del girone di ritorno – agli altri sette conquistati con Casertana, Martina Franca e Andria e che proiettano la Paganese in zone più tranquille di classifica.
Dopo quattro gare, gli azzurro-stellati hanno conquistato l’invidiabile bottino di dieci punti che – a dire il vero – non se li sarebbe aspettati nessuno. E’ un cammino più che decoroso per una squadra che deve solo salvarsi.
Se lasciamo per un solo momento il dato statistico e i punti conquistati, però, alla luce dell’altalenante prestazione contro la Juve Stabia, bisognerà interrogarsi sui motivi che hanno determinato due rendimenti del tutto diversi della squadra azzurro-stellata nel corso della stessa gara.
Appuntamento a lunedì per un approfondimento con la rubrica “Così è, anche se non vi pare” su http://www.paganesegraffiti.wordpress.com
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