Ho bisticciato tutto il pomeriggio con il mio pc portatile e con la tecnologia.
Quando sei fuori dalle mura domestiche, in trasferta, devi fare i conti con gli imprevisti; con il segnale che va e viene, con le schermate nere e con tutte gli improperi … inneggianti all’improvvido collegamento ballerino.
La partita l’ho vista poco e male. Ho visto il gol incassato in malo modo su colpo di tacco di Ilari; ho visto il gol del pareggio realizzato in modo più unico che raro. Calciatori avversari che si fermano in attesa di un fischio di fuorigioco che non arriva; un Calamai ancora più fermo e rassegnato, però pronto a ritornare sui suoi passi, dopo aver dato un’occhiata all’arbitro, e decidersi a tirare un diagonale millimetrico che passa fra una selva di gambe recalcitranti per finire la sua corsa in fondo al sacco.
Ho visto poco, ma non credo che mi sono perso molto. Quello che contava era racimolare qualcosa per la classifica; un punto è meglio di niente.
Manca la matematica, ma dovrebbe essere fatta. A due sole gare alla fine, la Paganese mantiene le distanze sulle dirette inseguitrici ed i numeri dicono che gli azzurro-stellati potrebbero essere raggiunti solo dal Messina dal momento che Ischia, Aversa e Savoia oramai sono fuori gioco.
Però che tristezza fare di conti ogni settimana e parlare poco di calcio! Auguriamoci di mettere la parola fine già domenica prossima. Poi penseremo al futuro.
L’appuntamento con la rubrica “Così è, anche se non vi pare” su http://paganesegraffiti.wordpress.com/ è fissato per lunedì prossimo 4 maggio dopo la gara con il Martina Franca.
Nella foto, tratta da Sportube, il Catanzaro chiede il rigore per un presunto fallo in area.
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