Il festival delle partite brutte si arricchisce di un’altra “perla”.
A Melfi, se possibile, la Paganese si è superata in quanto a insulsaggine ed insipidezza. L’impressione generale è che più d’un atleta si stia ancora cullando sullo striminzito vantaggio che la squadra aveva accumulato sulle squadre che stagnano nelle sabbie mobili della classifica. Non altrimenti si può spiegare non tanto la sconfitta, che ci può sempre stare in una gara di calcio, quanto il modo con cui essa è scaturita. Una sconfitta senza appello, frutto di una prestazione approssimativa di tutta la squadra apparsa balbettante ed insicura anche quando – una volta passata in svantaggio – avrebbe dovuto produrre il massimo sforzo per cercare di arrivare al pareggio.
Il Melfi ha giocato così come deve giocare una squadra che deve salvarsi: grande aggressività, raddoppi continui sugli avversari, marcature ferree e tanto movimento per arrivare sempre primi sulla palla.
Il termometro di quanto enunciato segna solo due tentativi a rete da parte della Paganese: un colpo di testa di Tartaglia a pochi passi dalla porta da posizione angolata e un avvitamento di Girardi, sempre di testa, uscito di poco fuori. Per il resto il portiere del Melfi è sembrato un invitato speciale alla partita tanto è vero che non ha dovuto compiere un solo intervento degno di cronaca e si è messo in evidenza – fra l’ilarità dello stesso pubblico lucano – solo per dei tuffi folcloristici, degni di attori da avanspettacolo.
Il problema grosso per la Paganese è rappresentato dal fatto che non è più possibile vivere di rendita, così come non si può sperare sempre nelle disgrazie altrui. Il “tesoretto”, accantonato nel periodo d’oro della squadra che – guarda caso – ebbe inizio proprio nella gara d’andata con lo stesso Melfi, sta scemando.
Adesso però non è il momento dei rimpianti e della nostalgia di tempi che furono: questa è la minestra e dobbiamo arrangiarci. Bisogna stringere i denti e lottare. Lottare per conservare la categoria.
La salvezza passa dal “Marcello Torre”. E i punti si devono conquistare già da mercoledì prossimo nella gara infrasettimanale con l’Ischia. Ma ci vorrà una squadra vera.
Appuntamento nella giornata di lunedì per un approfondimento con la rubrica “Così è, anche se non vi pare” su http://paganesegraffiti.wordpress.com/
Nella foto, tratta da Sportube, il tentativo di testa di Tartaglia nel secondo tempo
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