Così è, anche se non vi pare
Nella foto, tratta da Sportube, il gol del pareggio realizzato da Girardi di testa
Una volta le partite esterne, soprattutto quelle disputate in regioni lontane dalla Campania, venivano vissute dalla tifoseria paganese solo attraverso il racconto di pochi fedeli temerari, incuranti delle lunghe distanze, o – nel migliore dei casi – attraverso qualche radio locale, se avevi la fortuna di trovarla.
Oggi, grazie alla piattaforma di Sportube, predisposta dalla Legapro, le partite esterne non sono più tabù e basta solo una modesta attrezzatura tecnologica per poterle vedere – e rivedere anche con replay – stando anche comodamente in casa.
Certo, le partite dal vivo sono un’altra cosa, non si discute, perché ti trasmettono adrenalina diversa, perché sembri essere un protagonista anche quando sei solo uno spettatore, perché il contatto umano è unico e coinvolgente; ma, credetemi, per le gare esterne, all’appuntamento televisivo con Sportube non si può rinunciare.
Partita vibrante a Messina. La nuova Paganese, uscita dal mercato di gennaio, viene disegnata come meglio non si poteva dal tecnico Sottil. De Liguori è solo un ricordo, pare per esigenze economiche, sulle quali credo che nessuno possa mettere lingua.
Allora ecco in campo il giovanissimo Bergamini, un ragazzo dai piedi buoni e dalla buona predisposizione tattica, uno che gioca con la testa all’insù, come nelle migliori tradizione dei centrocampisti pensanti, un play-maker nato che deve solo maturare le giuste esperienze. Attorno a Bergamini, Baccolo nelle vesti di interdittore e di collegamento con i compagni più avanzati; Malaccari che svaria dal centro alle fasce laterali e viceversa a seconda delle necessità tattiche; Calamai che dà il meglio di sé quando deve proporsi in avanti, nelle vesti sacramentate di incursore, una volta a destra un’altra a sinistra. Non è un caso che le occasioni migliori per andare a rete, vengano proprio dai piedi dell’ex viareggino; una per tutte l’azione dirompente nel primo quarto d’ora di gioco sulla fascia destra e conclusa con un cross al centro malamente sprecato da Longo in posizione da rigore in movimento.
Buona Paganese, di certo la migliore e più equilibrata tatticamente schierabile al momento. La difesa non soffre particolarmente gli attaccanti messinesi. Solo Donida all’inizio ha il suo da fare perché viene spesso preso tra due fuochi sulla fascia di competenza dal duo Cane-Ciciretti; ma l’ex leccese se la cava abbastanza bene e non fa per niente rimpiangere Armenise con l’aiuto alterno di Aurelio e di Malaccari.
Il più pericoloso attaccante siciliano si conferma il quarantunenne Corona; un calciatore cui non puoi concedere un metro di spazio. Appena sbagli, ti punisce perché il suo fiuto della rete è proverbiale. La prima avvisaglia arriva quando mancano pochi minuti alla fine del primo tempo; dalla destra Ciciretti cross al centro proprio per Corona che, senza l’assillo ferreo della marcatura da parte di Perna, cicca il tiro e manda alto sulla traversa. Ma Corona è un po’ come Toscanini e non concede il bis; passano solo pochi minuti e, quando il cronometro segna il quarantatreesimo di gioco – complice un errato disimpegno difensivo di Moracci – il centravanti messinese fulmina senza pietà il povero Marruocco con un rasoterra ad incrociare.
In tema di commento, bisogna anche dire che l’infortunio occorso a Baccolo ha stravolto l’assetto tattico della partita. Sottil ha dovuto schierare giocoforza Longo, riportando Calamai un tantino più indietro.
Per fortuna, stavolta, a differenza di quanto avvenuto a Caserta, la squadra ha saputo ben reagire al gol incassato inopinatamente per una delle solite prodezze di Corona. Il gol del pareggio siglato da Girardi, infine, è stato accolto – comprensibilmente – come una specie di liberazione dalla panchina azzurro-stellata e rappresenta il giusto premio per un atleta che non si risparmia mai.
Nella ripresa si è vista in campo una Paganese diversa; più aggressiva, più convinta dei suoi mezzi e soprattutto più vivace in avanti. Longo sembrava una farfalla impazzita, attaccava gli spazi, si incuneava nella difesa avversaria con una vitalità incredibile; lo trovavi dovunque, anche se non sempre preciso e inappuntabile nei suoi movimenti in verticale. Anche Malaccari si è fatto vivo in avanti tanto da arrivare a due passi da Iuliano prima di essere steso senza complimenti dal suo angelo custode. Promettente l’inserimento di Russini, scuola Juve. Il gol del pareggio porta la firma di Girardi che concretizza la superiorità territoriale con una inzuccata che non perdona su calcio d’angolo millimetrico battuto da Calamai.
Cosa aggiungere ancora a commento: Il prezioso punto conquistato a Messina è importante soprattutto se si pensa che consente alla squadra di Sottil di mantenere inalterato il vantaggio in classifica di quattro punti proprio sulla squadra isolana.
Potrebbe sembrare riduttivo un pareggio conquistato contro una squadra che fino a questo momento non ha vinto molto, ma non lo è se si tiene conto della rivoluzione che ha interessato la squadra azzurro-stellata all’indomani della recente campagna acquisti-cessioni. Un punto può essere considerato bottino magro quando si devono raggiungere alti traguardi, ma è sicuramente prezioso quando si tratta di mettere grano nel fienile al pari di una formichina che deve pensare al futuro.
Gli sguardi però sono già puntati sul prossimo impegno casalingo con il Lecce, che presenterà l’ex Herrera come fiore all’occhiello.
L’appuntamento è fissato per venerdì sera al “Marcello Torre”. Gli sportivi che vivono lontano da Pagani potranno vedere la gara anche su Raisport.
Gli altri, soprattutto gli occasionali, sono invitati a partecipare. Di persona.
Nino Ruggiero
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