Un vero peccato che non sia stato possibile assistere al derby tra Sarnese e Paganese per l’ostracismo mostrato alla possibile trasmissione in diretta dell’incontro che avrebbe certamente attirato l’attenzione di tante persone che per un motivo o per un altro, non escluso quelli di salute e di lavoro, sono costretti a vivere di riflesso le emozioni che può suscitare una partita di calcio.
A Sarno, per una Paganese che non riesce mai ad andare al di là di un’aurea mediocrità, se ne vanno in malora non solo i tre punti in palio, ma anche la credenza popolare evocata per una squadra che fino a questo momento vinceva in trasferta solo quando non c’era diretta televisiva. Che cosa dire in merito? Meglio glissare, per carità di patria…
Forse così ci siamo tolti il pensiero, come si dice coloritamente dalle nostre parti, e non ci sarà più ostracismo in futuro per la trasmissioni di partite in diretta.
Sulla partita bisognerà dire che la Paganese ha sofferto più di quanto si potesse immaginare per le contemporanee assenze di giocatori come Faella, Mancino e Ferreira. Adesso, quando mancano solo tre gare alla fine, sarà importante guardare alla classifica per mantenere la quinta posizione che consentirebbe la disputa dei play off.
È vero che questo codicillo del campionato non assicura granchè, ma in vista della definizione (augurabile a presto!) del famoso saldo e stralcio bisognerà fare di tutto per presentarsi tirati e lucidi all’appuntamento, pronti per disputare campionati di livello come nelle migliori tradizioni di una città che intende dare la scalata a un calcio di altra serie.
(foto Paganese calcio)
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