Potrebbe sembrare retorico, ma la Paganese a Olbia ha raccolto quello che voleva principalmente per il suo modo di interpretare la gara. Primo tempo disputato alla grande dagli uomini di Raffaele Esposito che hanno subito messo in chiaro le loro intenzioni. Ha segnato dopo cinque minuti di gioco Mancino, ma la squadra aveva già fatto vedere di essere arrivata in terra sarda con intenzioni tutt’altro che benefiche: la difesa avversaria aveva avuto subito le sue gatte da pelare con Faella che schizzava via da tutte le parti, forte anche di una spinta considerevole in avanti portata da Mancino sulla sinistra e da Boccia sulla destra. Poi è arrivato il raddoppio su calcio di rigore messo a segno da Faella; episodio che in pratica ha poi chiuso la partita.
Allenatore Raffaele Esposito – Ha presentato la migliore formazione del momento, non potendo disporre di Ianniello in difesa (per lui due gare di stop) e di Gianmarco De Feo in avanti perché ancora a corto di preparazione. Il canovaccio tattico gli ha dato ragione perché è riuscito a imbrigliare i padroni di casa fin dai primi minuti di gioco. Ha gestito bene i cambi soprattutto in vista del prossimo e imminente turno casalingo che vedrà gli azzurrostellati impegnati mercoledì prossimo al “Marcello Torre” contro la Lodigiani.
Spurio – La solita certezza a difesa dei pali in tutte le fasi della partita, soprattutto quando i padroni di casa fanno di tutto per raddrizzare le sorti della gara. Conferisce tranquillità a tutta la squadra in virtù di una splendida condizione. Primo tempo da spettatore non pagante. Ripresa da portiere disarmante (per gli avversari) perché para proprio tutto quello che c’è da parare.
Langella – Riprende il posto sulla destra dello schieramento a tre come difensore centrale e lo fa con grande autorevolezza tanto da essere meritatamente segnalato a fine gara tra i migliori in campo.
Esposito – Ancora una conferma per il capitano che se la cava alla grande come coordinatore della fase difensiva. Esce anche più di una volta palla al piede per impostare il gioco, nella prima parte della gara. Poi si adegua al cliché difensivo nel secondo tempo quando c’è soprattutto da spazzare l’area senza ghirigori.
Dicorato – Dimostra sempre di più di essere uno dei punti di forza della squadra. Riesce a interpretare lo spirito della gara sia quando si spinge in avanti, sia quando c’è bisogno di tirare la carretta per portare a casa un risultato indubbiamente prezioso.
Boccia – Schierato come esterno destro, dimostra subito di essere in giornata di grazie e nel primo tempo, spesso in combutta con Langella, spinge come un ossesso sulla fascia di competenza. Il primo gol lo vede co-protagonista assieme a Coratella e De Angelis con un primo cross da destra servito poi su un piatto d’argento a Mancino.
(dal 46’ st Zugaro)- Entra solo per pochi minuti
Bucolo – Dai suoi piedi arrivano suggerimenti preziosi per tutto l’apparato centrale del gioco di centrocampo. È meno appariscente del solito ma il suo apporto si sente quando si tratta di esprimere mestiere e competenza. Il suo apporto cala di intensità nella seconda parte della gara ma il tutto è dovuto al cambio di ritmo imposto alla gara dagli avversari.
(dal 41’ st Di Masi) – Troppo poco in campo per un giudizio
Montoro – Non sarà un’aquila per stile e sapienza tattica, ma il suo apporto quantitativo si sente nella zona centrale del campo. È tra i migliori nel primo tempo per poi calare fisiologicamente alla distanza
De Angelis – Schierato come esterno laterale sinistro, gioca come sempre un gara giudiziosa senza mai andare oltre le righe. Mantiene la posizione tattica che Raffaele Esposito ha ritagliato per lui e riesce a non sguarnire mai la sua zona anche nei momenti di maggiore pressione offensiva degli ospiti.
Faella – Oramai gli avversari conoscono a menadito le sue caratteristiche tecniche e lo guardano a vista, anche con raddoppi ossessivi. Ma il segno lo lascia sempre in campo anche se deve accontentarsi di un gol messo a segno su calcio di rigore. Esemplare la sua conclusione dagli undici metri per lo zero a due.
(dal 23’ st Del Gesso) – Viene schierato al posto di Faella per compiti diversi quando c’è la necessità di non perdere il controllo del gioco a centrocampo. Una mossa saggia per salvaguardare un prezioso risultato
Coratella – C’è il suo zampino nel primo gol realizzato da Mancino. Si dà da fare su tutto il fronte offensivo e dialoga bene con i compagni che a turno si affacciano nell’area di rigore avversaria. Dimostra di poter essere utile alla causa e si sacrifica per la squadra anche in fase difensiva quando le circostanze lo richiedono.
(dal 23’ st Ferreira) – Entra al posto di Coratella e si mette subito in buona luce. L’auspicio è che sia tornato in piena forma dopo un periodo alquanto buio. Dialoga bene con la squadra riuscendo anche a interpretare efficacemente un ruolo da interditore quando sono gli avversari a menare la danza nella parte finale della gara.
Mancino – Lascia subito intendere di essere in giornata di grazia come è lecito attendersi da un calciatore del suo valore. Segna un gol importantissimo per la squadra alla sua maniera, con sinistro a incrociare rasoterra, dopo appena cinque minuti di gioco. Le sue giocate sono pennellate di artista quando la squadra – come è capitato nel primo tempo – mette in campo tutte la sue potenzialità. È il mattatore di giornata.
(dal 36’ st De Feo Gianmarco) – Per lui solo un assaggio doveroso in attesa di poterlo vedere presto all’opera nel corso del campionato.
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