No, senza Paganese a Pagani non si può vivere. Proprio come Adriano Pappalardo nel 1998 gridava “io senza amore non so stare”.
Anzi, qui, in una città di poco più di 36mila anime con una posizione geografica invidiabile e con una storia che merita di essere sempre più valorizzata, nessuno vuole proprio pensare a cosa sarebbe la vita senza Paganese. Anche per questo si riparte sulle ali dell’entusiasmo, dopo un tempo tribolato, con le aspettative e lo slancio di chi sa di poter contare su nuovi finanziatori e che il peggio è finalmente alle spalle. Forse è pure per questo che, anche con trenta gradi e passa, in un settembre che non lascia scampo, più afoso che mai, nessuno saprà restare seduto in disparte, neppure a mare o sotto l’ombrellone: a Pagani nelle vene scorre sangue azzurrostellato, e c’è una passione che non rende capaci di stare a guardare. Tutti al Torre, dunque, per la prima di campionato contro il Guidonia. In uno stadio che si preannuncia gremito. Facile fare previsioni dopo aver visto anche la marea azzurrostellata spostarsi in massa a Sarno in occasione della prima uscita stagionale di Coppa Italia. Un passaggio di turno che, semmai ce ne fosse stato bisogno, ha ulteriormente caricato l’ambiente.
Ricominciamo, allora! Troppo facile parafrasare il testo di una canzone per raccontare emozioni e sensazioni che si respirano in città fin dalla presentazione del nuovo presidente onorario/main sponsor/presidente Nicola Cardillo alla città, lo scorso 14 giugno.
Certo, gli scettici – che non mancano mai, anche quando si procede galvanizzati verso nuovi e affascinanti obiettivi – ci ricorderanno che c’è ancora da capire come evolve la questione dei vecchi debiti con l’erario, che bisogna fare quadrato intorno alla nuova società, che è opportuno far crescere il numero di abbonamenti per far sentire calore e vicinanza a chi sta dimostrando di avere a cuore le sorti della Paganese, che manca ancora qualche innesto, che non è pensabile di fare un campionato di vertice… è vero, sono giuste osservazioni e c’è tanto ancora a cui pensare. Non è che bell e buono abbiamo trovato la soluzione a tutti i mali. Ma il calcio è sentimento; e il cuore azzurrostellato adesso, a poche ore dalla ripresa del campionato, a tutto il resto proprio non può badare.
Ricominciamo, allora! Ripartiamo da qui, dal pallone che rotola su un rettangolo verde, quello di uno stadio che chiamiamo casa, e dall’amore smisurato di una città per la squadra che la rappresenta. Buon campionato, Pagani!
Info: Paganese-Guidonia Montecelio andrà in scena alle ore 15 allo stadio “Marcello Torre”. Per chi non potrà essere presente, la gara sarà visibile on line al costo di 8 euro (Castr Paywall).
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