Alla terza sconfitta consecutiva l’interrogativo è d’obbligo: dove è finita la Paganese che aveva entusiasmato per gran parte del campionato e che sul campo aveva dimostrato di avere tutti i numeri per ambire alla palma di sorpresa del campionato?
Ci guardiamo esterrefatti dopo aver assistito a un’altra gara incolore della squadra azzurra stellata che a Martina Franca non ha mai dato l’impressione di poter arrivare a un risultato perlomeno di parità, se si escludono i minuti iniziali del secondo tempo quando una prodezza di Faiello ha rimesso in discussione il risultato. Ma è bastato poco a un ottimo Martina Franca per ribadire che nel calcio le motivazioni giocano un ruolo di primo piano. Una Paganese, molle nelle chiusure difensive, ha consegnato la partita nelle mani degli avversari che hanno trovato terreno fertile per raddoppiare e per triplicare il vantaggio.
Con questi preamboli, volete che si possa essere teneri nel giudicare le prestazioni dei singoli?
Ecco il pagellone:
Pinestro 6 – È il meno colpevole in una difesa apparsa fragile e disarticolata. Compie un vero miracolo in occasione del primo gol deviando con un volo spettacolare il primo tiro di Tedesco. Nulla può sulla ribattuta. Poco da fare sugli altri gol incassati.
Galeotafiore 5 – Non riesce più a trovare quella intesa con Esposito che aveva contraddistinto le sue gagliarde prestazioni nella prima parte del campionato. Si batte con coraggio leonino ma non sempre con discernimento di ordine tattico.
Esposito 4 – È il lontano parente del centrale difensivo ammirato per buona parte della stagione. Sfortunatamente, ha messo lo zampino sui gol segnati dal Martina, soprattutto sulla seconda segnatura. L’infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi di calcio per oltre un mese pesa più di quanto si potesse pensare sul suo attuale rendimento.
Donnarumma 5 – Gioca da terzo di difesa a sinistra e se la cava abbastanza bene nella prima parte della gara riuscendo anche a dare una mano in fase di spinta quando si doveva recuperare il risultato.
(dal 66’ Ianniello sv) – Entra al posto di Donnarumma per consentire la sostituzione di Porzio con Orefice per tenere fede alla regola degli under. Prestazione senza infamia e senza lode.
Setola 5 – Di solito riesce a dare sprint alle manovre di attacco sulla fascia destra. Non è in giornata di grazia anche se non si può dire che non faccia del suo meglio. Gli manca la spalla di Mancino con cui ha dimostrato di daper dialogare con una certa disinvoltura.
De Gennaro 4 – Vaga come un corpo estraneo per tutto il campo senza trovare mai una precisa collocazione tattica. Non riesce mai a dialogare con Langella e Del Gesso nella zona centrale. Viene sostituito con Montoro dall’inizio del secondo tempo.
(dal 46’ Montoro 5) – Il suo ingresso vivacizza il gioco della squadra dalla trequarti in avanti. Risulta tra i più attivi nella ricerca del momentaneo pareggio.
Langella 5 – Non è in grande forma dopo l’infortunio che lo ha tenuto fuori per qualche turno. Cammina e gioca come un libro stampato perché la classe non è acqua. Ma non è il solito e incommensurabile direttore d’orchestra che abbiamo imparato ad apprezzare.
Del Gesso 4 – Anche per lui una giornata nera, forse la peggiore di quest’anno. Vaga alla ricerca di un posizione tattica che non riuscirà mai a trovare per tutta la partita. Per lui una gara da dimenticare.
Faiello 6,5 – Il capitano c’è sempre. È l’ultimo a deporre le armi. Segna il gol del momentaneo pareggio e sfiora anche il raddoppio appena qualche minuto dopo. Si fa valere sia a destra che a sinistra portando a spasso non meno di due avversari sguinzagliati sulle sue tracce.
Porzio 5 – Il suo dovere lo fa sempre anche se deve fronteggiare difensori particolarmente agguerriti. È tra quelli che sono duri a morire e che sanno sacrificarsi anche in chiave di ripiego per offrire maggiore protezione alla squadra.
(66’ Orefice sv) Si vede poco in fase di attacco. In compenso si busca un cartellino giallo appena entrato per contrastare una ripartenza di un avversario lanciato a rete.
Iannone 5 – È discontinuo nel rendimento complessivo perché spesso si estranea dal gioco. Ma ha colpi di alta scuola quando riesce a sgusciare via effettuando tiri micidiali. Non è neanche particolarmente fortunato perché un suo tiro a volo di destro incoccia in pieno la traversa nel corso del primo tempo.
(79’ Coratella sv) – Non riesce a farsi apprezzare perché entra sempre sul finale di gara. È però presente in attacco e mostra di avere un buon fiuto per la rete.
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