Se la partita diventa “fantasma”

“Non si può non comunicare”. Gli esperti lo ripetono da sempre, è l’abc del mestiere: pure se non comunichi stai comunicando qualcosa: disinteresse, negligenza, noncuranza… La situazione peggiora se ci rendiamo conto che viviamo in piena epoca digitale: ci basta aprire lo smartphone per accedere a una miriade di contenuti. Tanto che il problema non è più la comunicazione ma la selezione.
Dovrebbe saperlo bene anche la Lega Nazionale Dilettanti che da tempo cura con apprezzabile interesse area media e social ma che non è riuscita ancora a regolamentare un settore cruciale: quello delle dirette televisive.

Lo abbiamo detto a più riprese ma il problema si ripresenta ogni qual volta ai tifosi della Paganese viene vietata contestualmente la trasferta e la visione – anche a pagamento – della partita giocata fuori dalle mura amiche. Lo scorso anno pensavamo di aver visto di tutto. Ma ci eravamo sbagliati.

È accaduto e accadrà ancora: domani a Casarano trasferta vietata e nessuna diretta tv; nemmeno differita: bisognerà attendere lunedì per guardare le fasi salienti del match grazie ad Antenna Sud. Nessun colpevole sia chiaro: nessuna testata giornalistica salernitana ha rilevato i diritti per la visione dei match esterni della Paganese (cosa che invece hanno fatto alcune emittenti pugliesi) e il Casarano non è solito trasmettere in diretta la partita.

Quale potrebbe essere la soluzione? Una piattaforma unica – o quanto meno delle regole precise e inequivocabili – che eviti la giungla dei prezzi differenziati dei match, dei problemi di ricezione e invio del segnale, delle strumentalizzazioni delle porte chiuse, delle dirette improvvisate e “abusive” e che uniformi e regoli tutto il settore. I tempi sono maturi per avviare una riflessione e una “riforma” del settore.

Intanto, Casarano-Paganese sarà una partita “fantasma” dal punto di vista comunicativo e partecipativo: i tifosi azzurrostellati non potranno assistere alla gara né a una diretta tv. Una sconfitta per lo sport e per i nuovi media.