Vittoria senza pathos per la Paganese in una giornata piuttosto tranquilla. Ottimo colpo d’occhio per le scalee occupate dai ragazzi delle scuole medie che hanno nobilitato l’impegno agonistico. Una vittoria che lascia ben sperare per il futuro e che suona a onore e merito per una compagine che probabilmente ha ancora parecchio da chiedere al campionato. La zona play-out per buona sorte si allontana e si può anche tirare un buon sospiro di sollievo per un primo traguardo che a questo punto appare a portata di mano
Per il domani, come nei celebri versi, non c’è certezza.
Esposito Simone 6,5 – Disoccupato per buona parte della gara, si limita all’ordinaria amministrazione denotando però prontezza di riflessi e proprietà del ruolo.
Ianniello 7 – Credo che un posto di diritto gli spetti nella gerarchia della difesa che assume sempre più carattere ed ermeticità soprattutto quando ha a che fare con avversari poco disposti al palleggio aereo.
(dal 66’) Porzio 7 – Entra e porta una ventata di freschezza al reparto avanzato. Si fa trovare pronto all’appuntamento del gol e non fallisce.
Esposito Giuseppe 7 – Ha assunto sempre di più il ruolo di guida di tutto l’apparato difensivo e dai suoi piedi partono anche suggerimenti in fase di costruzione del gioco. Le sue aperture appaiono come un toccasana specie in assenza di un regista come Langella.
Galeotafiore 7,5 – Libero o quasi da impegni difensivi, riesce a dare sfogo alla sua voglia di partecipare con successo alla fase di offesa. Lo troviamo per buona parte del primo tempo in avanti, soprattutto sulla fascia sinistra pronto ad effettuare sgroppate poderose degne di migliori fortune.
Setola 7 – Sulla destra del nuovo schieramento offensivo proposto da Agovino, riesce a ritagliarsi un ruolo di primo piano. È bravo a effettuare la fase difensiva, ma è più bravo ancora quando riesce a spingersi in avanti chiedendo continui scambi con Mancino e arrivando a proporre cross interessanti dalla sua fascia preferita.
Del Gesso 6,5 – Gioca con il freno a mano tirato nella consapevolezza di dover recitare un ruolo di primo piano nel governo del centrocampo azzurro-stellato stante l’assenza di Langella. Non si smarrisce mai giocando con tocchi di prima, come da copione tracciato da Agovino.
De Gennaro 6,5 – Chiamato in causa dall’allenatore, lui che è un classe 2005, non perde mai la bussola e fa valere più di una volta la sua buona stazza fisica nella zona centrale del campo. Può a ben ragione essere considerato tra le note positive della giornata.
(dal 73’) Montoro sv – Entra con il piglio giusto e riesce a dare una scossa a tutta la squadra con il suo dinamismo.
Faiello 7,5 – Non si smentisce mai da buon capitano. Dai suoi piedi partono le azioni più importanti della partita, dall’episodio da cui scaturisce il calcio di rigore realizzato da Iannone ai tanti pericoli portati soprattutto sulla fascia sinistra di cui è degno protagonista.
Orefice 6 – Non riesce a vincere questa sfida con il gol da un po’ di tempo a questa parte. Fa di tutto per arrivare a rete, ma gli va tutto storto. Per giunta l’arbitro gli annulla per un dubbio fuorigioco una rete sembrata regolarissima su cross proveniente dalla destra.
(dal 66’) Donnarumma 6,5 – Entra praticamente da terzo di difesa al posto di Ianniello. Dimostra di essere pronto e pimpante.
Iannone 6,5 – Realizza con freddezza il rigore del temporaneo uno a zero. Per il resto, dá il solito contributo a tutto campo anche se non è particolarmente ispirato in zona gol.
(dal 84’) Simonetti sv – Pochi minuti per lui.
Mancino 7 – È uno di quelli che fanno sempre sentire il loro peso nell’economia complessiva di una squadra di calcio. Il suo gioco si basa soprattutto sull’apporto quantitativo che riesce a dare. Stavolta esce stremato proprio allo scadere del tempo regolamentare.
(dal 91’) Perulli sv
Allenatore Agovino 7 – Indovina tutto quello che c’è da indovinare in una partita alquanto piatta e caratterizzata ancora una volta da un predominio più che netto avuto nei confronti del Gallipoli. Piuttosto sarebbe auspicabile che la squadra riuscisse a chiudere le partite quando riesce a dimostrare di essere padrona del campo.
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