Una sconfitta rimediata contro una squadra come il Casarano non dovrebbe fare scattare l’allarme in casa azzurro-stellata; ma solo se fosse considerata occasionale. La sconfitta è punizione troppo severa per i ragazzi in maglia azzurro-stellata che hanno fatto di tutto per arrivare a un pareggio che non avrebbe fatto gridare allo scandalo. Ma il calcio è questo: cinico e spietato e ci si deve sempre attendere di tutto. Il problema del risultato odierno non sta tanto nel fatto di aver perso una partita, quanto nel fatto che le sconfitte cominciano a pesare nell’economia complessiva. Le gare nere adesso passano a tre (Gelbison, Palmese e Casarano) mentre l’ultima vittoria risale al 15 ottobre in occasione della gara esterna con il Bitonto.
La lucina rossa che si è accesa da qualche settimana non è più intermittente. No, è fissa e forse bisogna cominciare a pensarla diversamente per quello che riguarda il cammino della squadra. È vero che il traguardo di minima è stato fissato da tempo nella salvezza; è vero anche che la squadra gioca un buon calcio, ma è altrettanto vero che bisogna guardare con più realismo anche ai risultati. Allora ci vuole più pragmatismo, magari anche giocando meno bene. Per quanto ovvio, le valutazioni dei singoli oggi risentono della sconfitta; ma anche un pareggio afferrato con i denti non avrebbe cambiato di molto le votazioni.
Pinestro 6 – Ha poco da rimproverarsi sul gol incassato. Resta però il fatto che pare non intendersi con i compagni della difesa sui palloni aerei. Il gol di oggi fa il paio con quello preso sempre in casa contro la Fidelis Andria.
Ianniello 5 – Gara senza infamia e senza lode, quasi anonima. Si adatta poco al terreno di gioco pesante e non riesce nemmeno ad approfittare della libertà di azione concessogli dal diretto avversario che gioca arretrato.
Esposito G. 5 – È tra gli imputati della difesa che hanno concesso grande libertà di movimento al gigante Rajkovic. Giostra bene con il pallone tra i piedi quando ne è in possesso. Ma da lui ci aspettiamo soprattutto che interpreti bene il suo ruolo di difensore puro.
Galeotafiore 5,5 – Non gioca al solito livello qualitativo ma è uno che non demorde mai e sotto l’aspetto dell’impegno non ha alcunché da rimproverarsi.
Setola 5 – Viene schierato sulla linea dei terzini a sinistra. Gioca una gara anonima e solo in qualche occasione si fa vedere in avanti con profitto. Da lui è lecito attendersi di più perché non è un ragazzino di primo pelo.
(dal 60’ Semonella 6) – Entra e si mette al servizio della squadra sostituendo nei compiti Setola. Lo fa con buona sufficienza sfruttando la sua propensione al gioco offensivo, lui che non è difensore puro, e si propone bene sulla fascia sinistra dello schieramento.
Coquin 6,5 – È tra quelli che si salvano in una gara per certo versi segnata. Cambia più di una volta nel corso della partita ruolo e consegne nel tentativo di fare breccia nella difesa avversaria. Tenta fino all’ultimo, quando gli altri sembrano stremati, di dare una sterzata alla partita con ripartenze entusiasmanti. Alla fine crolla, stremato e deluso.
Langella 6 – Non perde mai la bussola. Cerca di portare la sua esperienza al servizio della squadra ma trova pochi sbocchi per le sue aperture. Di certo è tra i pochi che tenta fino all’ultimo di riportare la squadra almeno sul risultato di parità.
Orefice 5 – A pochi minuti dal termine, ha la possibilità dal dischetto del rigore di pareggiare il conto con il Casarano. Ma stecca ancora una volta (e sono due rigori di seguito). Per il resto molto impegno, ma poco costrutto. Sul terreno pesante non è mai riuscito a sfuggire al controllo di difensori che non gli hanno concesso spazi.
Faiello 5,5 – Non è giornata per lui. La sua proverbiale generosità trova un nemico implacabile nel terreno di gioco acquitrinoso e pesante. Si intestardisce in duelli personali anche quando potrebbe scaricare il pallone per un compagno meglio piazzato. Resta però un punto di forza della squadra anche quando non riesce a primeggiare come vorrebbe. Esce stremato a venti minuti dalla fine.
(dal 71’ Iannone sv) – Porta peso e qualità in avanti, sulla fascia sinistra dello schieramento. Si intende bene con Coquin e riesce a mettere in difficoltà l’apparato difensivo del Casarano. Non è fortunato sotto rete.
Del Gesso 5 di stima e incoraggiamento – Non entra mai in partita. Sembra completamente avulso dal gioco e non riesce a dare un contributo alla manovra della squadra. Logico che venga sostituito. Mossa forse anche tardiva.
(dal 60’ Mancino 5) – Entra per dare più consistenza al gioco di centrocampo. Ma non incide molto nelle manovre che la squadra va a proporre nel tentativo di pareggiare le sorti dell’incontro
Porzio 5 – Cambia più volte ruolo. Prima a destra dove non riesce a ritrovarsi; poi lascia posto e compiti a Faiello e si trasferisce a sinistra. Si fa vedere di più sul finale quando si proietta con maggiore insistenza in avanti con l’appoggio di Iannone.
(dal 71’ Caruso sv) – Pochi minuti per lui che se non altro porta nuova linfa in termini di freschezza atletica. Troppo poco in campo per una valutazione.
Allenatore Agovino 5,5 – Prova a dare una fisionomia definitiva alla squadra e di fare convivere Coquin e Faiello, elementi di indiscusso valore tecnico. Ci vorrà probabilmente tempo per fondere le qualità dell’uno con quelle dell’altro. Ma la via è tracciata e non bisogna scoraggiarsi se i risultati sperati non arrivano. Piuttosto dovrebbe dare un assetto definitivo alla difesa che si dispone bene quanto deve impostare e fare partire il gioco, ma soffre sui palloni alti.
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