Poteva essere, ma non è stato. Vittoria sfumata per un rigore sprecato. Capita. Nessun processo mediatico, sia chiaro. La squadra cammina nel suo percorso verso la salvezza e continua a essere imbattuta. Di “se”, “ma” e “però” il calcio non sa che farsene. Andrà meglio la prossima volta perché la squadra è viva e vegeta. Le pagelle del match
Pinestro 6 – Poco impegno per lui. Solo interventi di normale amministrazione. Rimane sorpreso dalla deviazione della barriera su calcio di punizione battuto dal limite. Ma poteva ben poco.
Ianniello 6 – Partita senza acuti sulla destra dello schieramento a quattro della difesa. Potrebbe partecipare più attivamente alla manovra sulla fascia, cosa fatta in altre occasioni, ma si limita al compito quotidiano.
Esposito 5,5 – È meno preciso del solito quando si tratta di impostare da dietro. Perde qualche palla velenosa a difesa aperta. Non è da lui. Va meglio nella ripresa quando bada al sodo.
Galeotafiore 6,5 – Solita partita gagliarda e generosa. Si erge a baluardo quando la partita diventa più dura e la squadra del Rotonda osa di più in avanti. Per gli avversari semaforo rosso dalle due parti.
Semonella 5,5 – Deve tenere testa al più intraprendente attaccante avversario che si incunea velocissimo sulla fascia. Dopo i primi affanni e i primi recuperi riesce a prendere le contromisure al suo uomo e conclude in crescendo.
Faiello 6 – Generosissimo, come al solito, rimane intrappolato sulla destra dello schieramento con due uomini costantemente addosso. Una bella trappola per l’atleta considerato non a torto, una fonte di gioco offensivo della Paganese. Esce per motivi tattici, non certo per demeriti.
(dal 57′ Iannone 6,5) – Gioca in posizione di ala sinistra e porta maggiore peso all’attacco. Entra in quasi tutte le azioni che la squadra propone nella seconda parte della e procura il calcio di rigore con una ficcante azione in avanti.
Langella 7 – È uomo squadra, anche quando sembra non essere nella migliore delle giornate. Dal suo magico sinistro partono quasi tutti i suggerimenti per gli attaccanti. Tiene il campo fino all’ultimo con splendida disinvoltura.
Coquin 8 – Il voto alto è un premio più che meritato per la sua prestazione generosa e gagliarda. Cambia più di una volta posizione in campo e segna con un tiro chirurgico rasoterra alla sinistra del portiere. Gol da definire imparabile.
Orefice 5,5 – Prova sufficiente anche se sofferta perché non riesce a trovare spazi tra due marcantoni che non lo fanno respirare. Potrebbe rifarsi con un tiro dagli undici metri. Ma stavolta stecca malamente e si fa ipnotizzare dal portiere avversario.
(dal 85′ Setola s.v.) – Si piazza sulla destra e nei pochi minuti disputati si fa valere. Troppo poco per una valutazione.
Del Gesso 5,5 – Gara senza infamia e senza lode. Per quanto si impegni, non riesce a dare un contributo soddisfacente alla manovra di centrocampo. Più di una volta non è preciso in occasione dell’ultimo passaggio.
Mancino 5,5 – Prova così così. Sulla fascia sinistra non riesce a farsi largo e a incidere con la sua azione. Va incoraggiato per l’impegno che profonde e probabilmente va riportato a destra per farlo rendere al massimo.
(dal 70′ Sorgente s.v.) – Gioca nella posizione a lui più congeniale di centravanti d’area. Si fa valere ma non riesce a trovare la porta.
Allenatore Agovino 6 – Stavolta la sorte non gli è amica. La squadra reagisce a un brutto primo tempo durante il quale si fa imbrigliare dagli avversari. Si gioca la carta Faiello nel tridente offensivo e non si può dire che sia andata come nelle aspettative della vigilia. Buona la ripresa giocata all’insegna di “Anema e core”. Dovrà cercare di fare coesistere Faiello e Coquin, due elementi dotati di buon tasso tecnico. Per farlo dovrà trovare una sistemazione ai quattro under che deve schierare per forza.
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