Questa nota settimanale, un appuntamento fisso che si rinnova da quasi tre lustri, potrebbe iniziare con un “Arrivano i nostri…”. Perché? Presto detto. Nei giorni scorsi, l’attenzione generale a Pagani era rivolta soprattutto all’assetto portante della nuova squadra da allestire, alla sua spina dorsale e al gioco che la stessa dovrebbe esprimere. Preoccupazioni aleggiavano tra la tifoseria, disorientata dal limitato budget a disposizione del direttore sportivo Accardi per la campagna acquisti. Qualcuno, allora, saggiamente, ha pensato di puntare su elementi già collaudati, almeno per avere un’ossatura di squadra, al fine di presentarsi con elementi ritenuti indispensabili per la loro esperienza. Ecco spiegato il titolo “Arrivano i nostri…”.
Per primi sono arrivati Esposito e Faiello, elementi che lo scorso anno, tra le file azzurro stellate, si sono fatti apprezzare per serietà e bravura; adesso, sembra più che certa anche la riconferma di Di Somma, punto di forza dello schieramento difensivo soprattutto nella seconda parte del campionato scorso.
Arrivano i nostri… forse non proprio a cavallo di un caval, come recitava una vecchia filastrocca che ci veniva propinata (a quelli della mia generazione) quando eravamo bambini, ma arrivano elementi che fanno squadra per serietà e dedizione, oltre che per bravura tecnica. Adesso qualche certezza c’è. Senza mettere nel conto l’ingaggio definito nelle ultime ore di Mathieu Coquin, un elemento che ha tormentato come uno spauracchio le notti insonni dei tanti tifosi paganesi presenti a Tivoli e che da oggi è chiamato a rinverdire la sua fama di guastatore però su sponda amica.
Andiamo oltre. Senza strombazzamenti, sta dunque nascendo, nella quiete di Chianciano, la Paganese edizione 2023/24.
Sta nascendo sotto lo sguardo vigile dell’allenatore Massimo Agovino che ha avuto recenti esperienze con Vastese e Afragolese. Il suo curriculum parla in chiaroscuro: qualche esonero ma anche buoni risultati ottenuti alla guida del Giugliano. Nell’ambiente cittadino, ovviamente, si spera che possa fare altrettanto bene quest’anno alla guida della squadra azzurro stellata. Il nuovo allenatore è un marpione; si è ben presentato alla piazza con una frase accattivante che ha colpito il cuore della tifoseria più accesa. “Non vedo l’ora di indossare i gloriosi colori azzurro stellati – ha detto – li sento già addosso e sono onorato di essere tra voi“. Parole e musica di Massimo Agovino a beneficio delle esigenti orecchie della tifoseria locale, pronunciate una decina di giorni fa a Pagani, alla presentazione del nuovo organigramma societario.
Passiamo a Chianciano, oggi. Nella cittadina delle terme, la squadra sta spendendo da qualche giorno i suoi momenti di intenso lavoro. Dopo le opportune visite mediche, gli atleti – soprattutto quelli che ancora non hanno un contratto (e sono almeno dieci) – stanno cercando di convincere il tecnico a dare il placet per il loro ingaggio. Si tratta di elementi giovani (classe 2003/2004/2005) che dovrebbero assicurare alla squadra la presenza obbligatoria degli under prevista dal regolamento di Lega. Quest’anno infatti le squadre saranno obbligate a schierare non meno di quattro elementi nati dal 2003 in poi.
Per questa formalità di non poco conto, Agovino avrà il suo gran da fare e dovrà individuare, in sintonia con il direttore sportivo Accardi, gli elementi che fanno al caso della Paganese. Partecipano a questa specie di lotteria estiva anche elementi che lo scorso anno si sono affacciati in prima squadra; tra questi il portiere Pinestro (2004), l’altro portiere Simone Esposito (2005), il centrocampista Del Gesso (2004) e l’attaccante Campanile (2005), attualmente ancora senza contratto.
Alla prima esibizione stagionale, sul terreno di Chiusi, in amichevole contro la compagine della Pievese militante in promozione toscana, la Paganese ha provato a schierarsi con quella che al momento appare la sua migliore formazione. Tre i tempi dell’amichevole. Per quello che può contare, la Paganese ha vinto per tre reti a zero. I gol portano la firma di Langella su calcio di punizione, di Trezza e Campanile.
(Foto Facebook Paganese Calcio)
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