Oggi 17 aprile, quarantasei anni fa. Campionato di serie C, Stadio Comunale, Paganese-Bari 1-0 (gol al 45′ di Giancarlo Tacchi). Il Bari era primo in classifica e la Paganese, diretta inseguitrice, si tolse lo sfizio di vincere tra le mura amiche contro la prima della classe e mise in dubbio fino al termine la promozione dei baresi in serie B.
Il secondo posto alle spalle del Bari, promosso al termine della stagione 1976/1977, resta fino a oggi il punto più alto della storia della Paganese Calcio 1926 Srl.
Nella foto, la prima pagina del periodico “Alè Paganese” con il titolo di apertura “Non Bari…amo più”. C’è il disegno di Enzo Sessa raffigurante Gennaro Rambone che cucina in un pentolone il collega Giacomo Losi.
In quella annata c’era un rito irrinunciabile. Si svolgeva a fine gara nell’ampio spazio che all’epoca caratterizzava la zona degli spogliatoi. Gennaro Rambone, accompagnato dai suoi fedelissimi amici napoletani, fra cui il presentatore Enzo Berri, nel dopo gara intratteneva tifosi, dirigenti e giornalisti per esprimere le sue impressioni sulla partita appena disputata. Oggi quel conciliabolo amichevole, che costituiva l’appendice irrinunciabile per chi si nutriva di pane e pallone, appare anacronistico.
Bisognerebbe calarsi nella realtà storica per capire quanto importanti fossero quei momenti. Stiamo parlando di circa mezzo secolo fa, nell’epoca in cui i giornali – quelle tre o quattro testate in tutto – si affidavano per le partite casalinghe ai commenti di Raffaele Ianniello de “il Mattino”, a Umberto Belpedio del “Roma”, a Renato Cuomo del “Corriere dello Sport” e a Enzo D’Alessandro de “La Gazzetta dello Sport”. Le interviste di fine partita, in quel periodo, si svolgevano a contatto diretto con i protagonisti, negli spogliatoi fumanti di docce calde, rubando qualche fugace battuta ad allenatori e calciatori; poche battute, qualche frase detta e non detta.
La vera intervista, quella che infiammava la tifoseria, veniva concessa “coram populo” più tardi, proprio nello spiazzale antistante gli spogliatoi. Usciva Rambone, con un codazzo di amici e simpatizzanti e subito c’era la ressa intorno. Rambone spiegava, rispiegava e convinceva.
La foto che pubblico, immortalata dall’artista Enzo Sessa, è più eloquente di qualsiasi altro commento.
Che tempi, ragazzi! e che Paganese!
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