L’attesa è stata lunga e sfibrante per la Paganese e per i suoi tifosi; ma alla fine, a tarda sera, il Collegio del Coni ha riammesso la squadra in serie C.
Ancora una volta, dunque, dopo aver superato indenne gli scogli della stessa natura erariale nel 2015 e 2016, la società che fa capo a Raffaele Trapani si è trovata a dover attendere un responso decisivo per le sue sorti future.
Ma questa volta non è stato necessario arrivare al Tar per avere ragione. Segno che la lite non era proprio temeraria come avevano ventilato sia la Covisoc che il Consiglio Federale della Figc. Stavolta il Collegio nazionale del Coni ha fatto giustizia.
Era molto attesa la sentenza del Consiglio generale del Coni nel primo pomeriggio di ieri; da parte Paganese si era fiduciosi in un accoglimento del ricorso per evitare l’ultimo grado di giudizio in merito che in questi casi può prevedere il ricorso al Tar del Lazio. Un film già visto, considerato che lo stesso problema del mancato versamento di oneri erariali era insorto pure cinque anni fa. In quella circostanza dopo le bocciature consecutive ricevute dalla Covisoc, dal Consiglio Federale della Figc e dal Collegio nazionale del Coni, alla Paganese non restò altro che adire le vie di giustizia ordinaria inoltrando al Tar un dettagliato e circostanziato ricorso. Altamente meritoria fu l’opera dello studio legale che fa capo all’avvocato Lorenzo Lentini, che riuscì a convincere il Tribunale Amministrativo sulla solvibilità della Paganese calcio, evitando così contemporaneamente la cocente radiazione di una squadra che sul campo aveva conquistato una meritata salvezza e una perdita indiscutibile per l’erario in caso di mancata iscrizione della Paganese al campionato. Una tesi attuale sostenuta anche oggi. Perché, parliamoci chiaro, se è vero che la Paganese ha dei sospesi nei confronti dell’erario, è anche vero che ha tutte le migliori intenzioni di regolare il sospeso ricorrendo a un piano di risanamento aziendale. Proprio sul fatto che la Paganese ha tutte le migliori intenzioni del mondo di pagare quanto dovuto, ovviamente rateizzando il debito, ha calcato la mano l’avvocato Lentini chiedendo di rivedere la posizione in termini ragionevoli. E alla fine, a tarda sera, è arrivata la notizia della riammissione.
Adesso, a bocce ferme, a riammissione ottenuta, sarà il caso di guardarsi bene in faccia. Innanzitutto bisognerà trovare un punto di intesa con l’erario e soprattutto dovranno essere mantenuti gli impegni che si andranno a prendere. I miracoli non sempre si ripetono e l’impressione è che una recidività potrebbe essere considerata diversamente dall’ultimo responso.
Capitolo squadra. Bisognerà dare un volto alla squadra e sveltire i tempi per assemblarla. Non sarà facile; ma dopo aver ottenuto una salvezza sul campo e un’altra in giudizio, la società saprà quadrare il cerchio e presentare una squadra decente in vista di un campionato che si presenta difficilissimo? Per questo mi aspetto una conferenza stampa a breve da parte della società.
Parlare chiaro è sempre preferibile. Lo è per gli amici, ma lo è anche per la tifoseria e per gli addetti ai lavori.
In tutti i sensi.
Nino Ruggiero
P.S: un saluto è d’obbligo per Francesco Scarpa, capitano di cento e più battaglie. Il suo nome e le sue imprese calcistiche rimarranno per sempre nella lunga storia della Paganese calcio.
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