Per intanto molte società – una volta conclusi positivamente gli adempimenti relativi all’iscrizione – sono alle prese con la campagna acquisti. Il girone C della serie C sarà particolarmente agguerrito perché alle squadre che nel corso dell’ultimo campionato hanno concorso sino alla fine per la promozione (Bari, Catania, Potenza e Catanzaro) si aggiungeranno quest’anno Palermo, Trapani e Juve Stabia, tutte compagini in grado di poter competere per la vittoria finale del campionato. Gli obiettivi in questo tipo di campionato, che somiglia sempre di più a una specie di serie B due, per quanto ovvio, differiscono da società a società. La maggior parte delle compagini tiene a disputare campionati onorevoli con l’obiettivo dichiarato di valorizzazione dei giovani, con innegabile occhio al bilancio societario che non consente pazzie.
In queste ore maturano trattative di elementi ritenuti importanti da quasi tutte le squadre della categoria; sono trattative segrete, come è giusto che sia, per evitare mosse della concorrenza. In giro, per la verità, non c’è molta liquidità; ci si muove soprattutto nell’ambito dei prestiti e delle valorizzazioni giovanili In questo c’è bisogno di conoscere bene l’ambiente per evitare ingaggi di calciatori poco rispondenti alle reali necessità. C’è però anche un dato da non trascurare nel discorso complessivo delle potenzialità delle varie società: quello degli abbonamenti.
Riusciranno, soprattutto le società più piccole, a sopravvivere in mancanza di una campagna abbonamenti adeguata anche in considerazione che nessun impegno di praticabilità degli stadi potrà essere assicurato?
Ecco, uno dei temi più scottanti – soprattutto per le piccole società – potrebbe riguardare, in questo particolare momento, proprio la sottoscrizione a scatola chiusa di un abbonamento particolare, una specie di atto di fede da parte delle tifoserie – che porti liquidità nelle casse – a prescindere da quello che sarà il futuro degli stadi e la relativa apertura al pubblico.
Riusciranno a capirlo quelli che vorrebbero subito gli acquisti, prima di abbonarsi? Il dilemma è antico, quasi come quello relativo all’interrogativo: è nato prima l’uovo o prima la gallina?
Nino Ruggiero
(da Il Quotidiano del Sud – edizione Salerno 18/08/2020)
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