L’appuntamento per discutere del futuro più prossimo della Paganese, dunque, stando alle voci che circolano in città da più ambienti, sembra essere stato fissato all’indomani della partita di domenica prossima che vedrà gli azzurro-stellati impegnati sul campo del Francavilla.
L’incontro tra la società e lo staff tecnico dovrebbe tenersi lunedì prossimo per decidere la linea di condotta da seguire nella campagna invernale di calcio mercato che avrà termine alle ore 20 di venerdì 31 prossimo venturo.
La parola più chiara ed esaustiva sull’attuale situazione in classifica della squadra l’ha detta l’allenatore Alessandro Erra subito dopo la partita con la Viterbese.
“Se vogliamo ragionare in termini di programma stilato all’inizio del campionato – ha detto, in pratica – credo che stiamo mantenendo in pieno le aspettative. Siamo in buona posizione in classifica e contemporaneamente stiamo valorizzando alcuni giovani interessanti. Quindi siamo in pace con la coscienza. Se invece qualcuno sognava in grande e pensava di fare un salto di qualità, avendo due partite consecutive in casa, allora dobbiamo fare i conti con la realtà: siamo in linea con il programma di salvezza; non lo siamo per altri traguardi”.
Il ragionamento di Alessandro Erra, in verità non fa una grinza. La squadra, nonostante le numerose assenze di calciatori importanti, per infortuni, squalifica e scelte tecniche, contro la Viterbese ha giocato una discreta partita.
La Paganese è apparsa più in palla di domenica scorsa quando ugualmente pareggiò in casa con la Sicula Leonzio. Ancora una volta, però, sono emerse le difficoltà della squadra in termini di costruzione del gioco, nonostante un gran lavoro a centrocampo di Capece e sulla trequarti campo del sempiterno Scarpa. Dai loro piedi sono partiti gli inviti più allettanti per i due attaccanti, Diop e Calil, che hanno avuto vita dura nel cuore della difesa laziale.
Quello che va rimarcato, e perciò bisogna farlo doverosamente, è il comportamento esemplare che sta tenendo Scarpa, uomo senza età, capitano di cento battaglie. Man mano che il campionato va avanti, ci accorgiamo di quanto sappia ancora dare in termini di classe, di astuzia, di professionalità questo anagrafico quarantenne che, per buona fortuna, sua e della Paganese, riesce a fare a pugni con la biologia. Anche con la Viterbese è risultato fra i migliori in campo e le sue accelerazioni, i suoi rientri, i suoi dribbling hanno ancora una volta impreziosito la prestazione complessiva della squadra. Oggi Scarpa, sarà anche un’eresia per quelli che non lo conoscono, rappresenta un punto di forza della squadra; anche quando, stremato, si accomoda in panchina.
Erra nella giornata di ieri ha voluto tastare, probabilmente, il polso a qualche atleta che nel corso del campionato aveva avuto poche possibilità di giocare dal primo minuto. Avrà avuto le risposte che si aspettava? Di certo avrà avuto modo alla fine di fare le sue valutazioni (ma probabilmente le aveva fatte già prima) proprio in vista della scadenza di mercato. Ė quello che cercava anche la società? Non si sa.
Sappiamo solo che la squadra, al momento, si trova meritatamente in zona play-off e che settimana dopo settimane sta mettendo del grano prezioso nel suo fienile in termini di salvezza. Al solito dilemma “essere o non essere” che si presenta ogni qualvolta nella vita ci si trova davanti a un bivio, nessuno è in grado di rispondere appropriatamente. Perché – ricordiamolo sempre – il calcio è uno sport crudele che molto spesso non rispetta gerarchie e previsioni. Allestire una squadra, senza risparmio in termini di esborsi economici, con grossi nomi, non sempre porta al successo.
Ecco perché – ritornando alla Paganese e alla possibilità di intervenire sul mercato – c’è bisogno sempre di avere le idee chiare. Eventuali acquisti devono essere mirati, di qualità; sperando poi che la famosa asticella di rendimento possa essere alzata di quel poco che consentirebbe alla squadra di coltivare sogni diversi.
In questo, la società dovrebbe operare in completa sintonia con Erra che in proposito sicuramente ha le idee chiare.
Nino Ruggiero
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