Il gol che ha deciso l’incontro, realizzato da Silvestri con un tiro da oltre trenta metri.
Vince di misura la Paganese, in una di quelle classiche partite agostane che sanno più di sgambatura che di altro, sotto un sole cocente, in un orario decisamente più adatto a una bella siesta che a una partita di calcio.
La squadra azzurro-stellata, ancora incompleta nei suoi organici, ha incontrato al “Marcello Torre”, invertendo i campi, la Reggina che, da quello che si è capito, probabilmente accusa anch’essa problemi di organico. Due squadre, insomma, ancora alla ricerca di una propria identità in vista dell’imminente inizio di campionato.
La Paganese è andata meglio, non solo per il risultato positivo conseguito, rispetto alla precedente gara con la Vibonese. L’ingresso in formazione di Silvestri al centro della difesa ha consentito a Grassadonia di poter muovere meglio le pedine a disposizione. I due centrali di difesa, Silvestri e Mansi, hanno dato l’impressione di avere già un buon affiatamento tanto da non consentire agli attaccanti reggini di rendersi particolarmente pericolosi. L’ingresso di Silvestri al centro della difesa è coinciso con lo spostamento di Longo e Della Corte rispettivamente come difensori di fascia destra e sinistra.
La squadra è sembrata più armonica nello schieramento grazie anche all’innesto di Parlati che è riuscito a ritagliarsi uno spazio nella manovra di centrocampo affidata alle mani esperte di un Pestrin; il calciatore ex Salernitana è apparso in netto miglioramento ancorché assistito da un effervescente Bernardini, destinato – per chiari meriti acquisiti sul campo – a essere inserito in pianta stabile nella rosa dei titolari.
Note positive anche in avanti con Cicerelli che riesce a interpretare alla grande sia la fase difensiva, sia quella offensiva, così come vuole Grassadonia. L’attaccante è già in piena forma e le sue accelerazioni e i cambi di passo denotano una crescita professionale che se dovesse continuare – e spero proprio di sì – lo porterebbe molto in alto.
Bene ancora una volta Caruso, sia nel primo tempo quando ha recitato il ruolo di prima punta, sia nel secondo tempo quando si è spostato sulla fascia destra.
La Paganese, al momento, è ancora un cantiere aperto, e non potrebbe essere diversamente con tutti i problemi che la società si è trovata a risolvere; inoltre, è vero che si registrano buone impressioni complessive, ma è anche vero che Vibonese e Reggina, con loro buona pace, non possono costituire banchi di prova impegnativi in vista di un campionato che si preannuncia agguerritissimo.
Ma tutto si delineerà a fine mese, dopo il fatidico, definitivo pronunciamento da parte del Tar Lazio.
Allora, forse è il caso di incrociare per bene le dita…
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