Così è, anche se non vi pare
Nella foto, tratta da Sportube, il gol messo a segno da Caccavallo
Stavolta partirei con le cifre che spesso dicono con assoluta certezza tutto quello che posizioni di parte e sbalzi umorali non sono in grado di fissare, o, se preferite, fotografare.
Girone di ritorno. Sei gare: quattordici punti in saccoccia. È questo il bottino inoppugnabile che la Paganese ha conquistato senza stravolgere, nel cosiddetto mercato di riparazione invernale, la sua ossatura.
Gli innesti si fanno con cognizione di causa e di solito si individuano i ruoli che vanno puntellati o rinforzati in una precedente intelaiatura di squadra. Ebbene, è bastato già il solo inserimento di Sirignano al centro della difesa per dare più compattezza alla squadra in un reparto che in più di una occasione aveva dato segni di cedimento. Poi, se ci fate caso, la squadra, nel suo insieme, è rimasta così com’era prima delle feste natalizie.
Pochi innesti, ma buoni – diceva un vecchio saggio operatore di mercato. Cosa che ha fatto Preiti nel mercato di riparazione, anche se ero dell’avviso – e lo sono ancora – che un ulteriore centrale difensivo di piede destro avrebbe vieppiù rinforzato la difesa. Sono arrivati però anche giovani di talento; uno per tutti quel Della Corte che ha debuttato proprio sabato contro la Lupa Roma e che credo abbia già assimilato anche i movimenti che Grassadonia chiede ai suoi atleti. Gli altri probabilmente li vedremo alla spicciolata quando una classifica ben definita potrà permetterlo.
Dopo aver visto all’opera la Paganese nelle ultime gare, in cui abbiamo ammirato una squadra armonica e tatticamente irreprensibile, in tanti forse c’è un pizzico di rammarico per quello che poteva essere ma non è stato. Bisogna però guardare avanti e convincersi che una squadra come la Paganese tanto può risultare competitiva se ha tutti gli elementi cardini della rosa a disposizione.
Adesso bisogna guardare avanti, come sempre nella vita, senza darsi limiti e senza mancare di scrutare anche il passato per rendersi conto – in tema di bilancio – di che cosa fare tesoro per il futuro. Tanto per rimanere nel tema, è chiaro che la squadra abbia accusato nella prima parte della gara le assenze di elementi come Marruocco, Bocchetti, Deli e Caccavallo. Gli altri componenti della squadra non se n’abbiano: sono tutti encomiabili e preziosi quando svolgono i compiti che detta il loro bravo allenatore; ma il calcio, oltre che gioco di squadra, ha bisogno di elementi di caratura in grado di dare qualità alle manovre e di dare personalità all’intero complesso; quello che appunto sanno dare elementi come Marruocco, Carcione e Caccavallo.
È soprattutto la mancanza di Caccavallo, elemento di grande spessore tecnico, che è stata accusata a lungo dalla squadra che, nelle partite più importanti della stagione, ha perduto per strada il suo cannoniere principe oltre che leader indiscusso. Oggi Caccavallo, nonostante sia rimasto fermo per sei giornate, è il capocannoniere del girone con tredici reti segnate.
Grassadonia però ha un merito indiscutibile: quello di aver assemblato una squadra nel vero senso etimologico della parola. Ogni elemento al posto giusto, in un’idea di squadra armonica, geometrica e a volte irresistibile, dove tutti – anche i cosiddetti leader – sono al servizio del compagno di squadra, dove tutti si sacrificano per il bene comune. Recitano la loro brava parte i giocatori di movimento perenne, come Guerri, Cicerelli, Cunzi; i giocatori di posizione come Carcione, anima pensante, architetto dalle cento idee; i giocatori di classe cristallina come Caccavallo e Deli.
Con la classifica che è diventata finalmente più rispondente al reale valore della squadra, oggi la Paganese è in grado di recitare una parte importante nel finale di campionato. Peccato solo che, come nel caso di Carcione, squalificato in vista della trasferta di Agrigento di domenica, la squadra non abbia un sostituto dalle identiche caratteristiche tecniche.
Ma Grassadonia, da acuto osservatore, non mancherà di trovare la soluzione tattica più appropriata.
Nino Ruggiero
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