Quando Cunzi a pochi minuti dal termine ha agganciato da par suo un pallone al limite dell’area, rubandolo ad un difensore avversario, si è involato verso il portiere, lo ha evitato, e poi, a porta vuota, ha calciato incredibilmente a lato, si è capito che la gara – ferma sul risultato di 0 a 1 – era definitivamente segnata.
Partita dagli elevati toni agonistici, combattuta dal principio alla fine.
Soffre molto la Paganese nella zona centrale del campo – e non poteva essere altrimenti in considerazione del fatto che l’assenza di Carcione si è sentita più di quanto si potesse supporre – mentre l’avversaria di turno presenta un reparto in piena efficienza dove spicca per autorevolezza e padronanza di ruolo l’ex juventino Almiron, elemento decisamente sprecato per la categoria.
Si sacrifica Guerri in un ruolo non suo e lo fa con grande abnegazione tanto da risultare uno dei migliori, ma è la manovra propositiva degli azzurro-stellati che stenta a decollare quando si tratta di ripartire con rapidi contropiede. Palla a terra però la Paganese non smentisce le sue caratteristiche e più di una volta è sul punto di passare; clamorose due azioni da rete fallite per un soffio, una di Deli e l’altra, sul finire del primo tempo, con Cunzi.
Il calcio è crudele e spietato e non fa sconti a nessuno. Se non riesci a mettere la palla dentro, è facile poi che lo faccia l’avversario. Ed infatti nella seconda parte della gara è l’Akragas ad andare a rete su un tiraccio di Salandria, lasciato solo soletto al limite dell’area, sulla cui traiettoria cerca di intervenire in spaccata Schiavino. Niente da fare per Marruocco che viene ingannato dalla sfortunata deviazione del compagno. La frittata è bella e servita.
Il pareggio potrebbe arrivare per una Paganese che ci mette cuore e muscoli per non soccombere, ma, prima un clamoroso palo colpito dall’ottimo Cicerelli e poi la sciagurata conclusione di Cunzi sul finire della gara, privano la squadra di un risultato parzialmente positivo.
Così vanno, purtroppo, le cose del calcio.
Appuntamento nella giornata di lunedì per un approfondimento con la rubrica “Così è, anche se non vi pare” su https://paganesegraffiti.wordpress.com/
Nella foto, incursione di Cunzi nell’area di rigore dell’Akragas
Salve ritorno a scrivere a distanza di tempo…molti (me compreso) si erano illusi di avere una buona squadra da almeno salvezza tranquilla ma dopo 6 giornate possiamo dire che come ogni anno la paganese ha una panchina nemmeno di serie d vedesi grillo-martiniello etc (basta con sti favori-scarti da salerno) poi grassadonia non era da riprendere (come si fa a far giocare ancora magri che da 3 giornate e’ scandaloso molto meglio schiavino o metta bocchetti centrale e palomeque titolare…poi ultima dolente ed eterna nota dell’era trapani nemmeno quest’anno abbiamo una punta degna di questo nome (gurma si e’ capito che l’allenatore non lo vede e almeno che non sia un folle e’ l’ennesimo flop)..urge tornare al mercato degli svincolati(x centrocampista e punta come si deve) se non si vuol perdere una categoria dove anche monopoli ischia e altre piccole stanno facendo tanti punti…lei cosa ne pensa? saluti Fabio
Giusto: la squadra nelle prime partite aveva conseguito – attraverso anche un gioco piacevole – risultati insperati alla vigilia del campionato. Due sconfitte consecutive, di cui la prima contro una modestissima Lupa Castelli, pesano e di conseguenza sarà il caso di interrogarsi sulla reale consistenza della squadra.
Sono del parere che la “rosa” è molto risicata e che alcuni componenti della stessa sono pedine inamovibili; per cui basta una squalifica, un infortunio perchè la squadra ne risenta in termini di resa complessiva. Considerando però che la società non può permettersi spese eccessive, credo che dobbiamo avere fede perchè – con tutte le riserve possibili su qualche calciatore poco adatto ad un torneo di terza serie – il traguardo di minima, vale a dire la salvezza, è alla portata della squadra.