Così è, anche se non vi pare
Volgiamo al termine. Altre due partite; la prima con il Catanzaro in trasferta, nella giornata della festività dedicata alla Madonna delle galline; la seconda e l’ultima in casa con la Salernitana agli inizi di maggio. Dopo di che chiudiamo una volta e per sempre il discorso di un campionato che è stato deludente oltre ogni pessimistica aspettativa.
Ieri al “Marcello Torre”sugli spalti, se possibile, c’era ancora meno gente delle domeniche precedenti. Credo di poter valutare le presenze nell’ordine di circa cento “malati”, addetti ai lavori compresi. Della partita dico solo poche cose. Notevole, ad esempio, la prodezza di De Sena, autore di un gol eccezionale da oltre venticinque metri. Per il resto la solita Paganese, con alti e bassi sconcertanti, con qualche buona individualità da venire, giovani che devono crescere e maturare; ma questo è stato detto per tutta la durata del campionato, quasi come una litania.
Il Gubbio, altra compagine dal cammino deludente, ha fatto vedere qualche buona individualità. Boisfer, ad esempio, non lo scopriamo oggi ma il suo tocco d’autore, nell’occasione del secondo gol messo a segno, merita la ribalta della cronaca. Anche Falzerano, attaccante nativo di Pagani, più volte accostato agli azzurro-stellati nelle campagne degli ultimi anni, pupillo di Grassadonia, si è mosso bene su tutto il fronte d’attacco.
Ma passiamo oltre. Il problema adesso è rappresentato dal futuro, inutile girarci attorno. Il prossimo campionato presenterà ai nastri di partenza un lotto di squadre che rappresentano grandi centri. Con la riforma della Lega Pro che prevede una serie C unica non si potrà andare tanto per il sottile. Saranno venti le squadre del girone C, nel quale prevedibilmente sarà assegnata la Paganese, e saranno tutte squadre costruite per vincere.
La prima mossa della società presieduta da Raffaele Trapani dovrà essere costituita dall’ingaggio di un allenatore che goda dei favori della piazza. Dopo di che bisognerà individuare a tempo – d’intesa con l’allenatore – gli elementi che dovranno costituire l’asse portante della squadra; e mi riferisco ad almeno due autentici leader: uno per la difesa ed un altro per il centrocampo. Una volta gettate le basi, pur se nell’ottica di un bilancio da salvaguardare, si potrà completare il mosaico con elementi da valorizzare.
Credo che la società debba al più presto muovere i suoi passi per cercare di far ritornare l’entusiasmo di una volta. Perdere spettatori è facilissimo; bastano una serie di partite sfortunate e qualche risultato negativo per allontanare i tifosi. Figurarsi, poi, se si viene da un campionato anonimo ed inconcludente come quest’ultimo che si avvia alla fine.
Il problema, a questo punto, è rappresentato dalla riconquista di spettatori perduti, uno dopo l’altro, caso per caso; c’è chi ha provato la comodità della siesta su un divano dopo il pranzo domenicale; c’è chi ha goduto del tepore domenicale davanti ad una tv commerciale che trasmette le partite di serie A; c’è chi, infine, specie con l’arrivo della primavera, ha preferito la gitarella fuori porta con la famiglia.
Li vogliamo riconquistare questi tifosi? Allora dobbiamo muoverci a tempo, e bene. Ci vogliono i nomi, certo; ma ci vogliono soprattutto elementi avvezzi a calcare terreni di gioco di terza serie e che soprattutto sappiano essere da esempio ai più giovani della compagine da allestire e mettere in campo. Non è facile, ma se si vogliono lasciare al più presto alle spalle le delusioni patite nel corso di questo campionato, bisogna muoversi in tempo e promuovere una campagna promozionale che riavvicini i paganesi alla propria squadra.
Non è facile, ma bisogna provarci.
Nino Ruggiero
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