Così è (anche se non vi pare)
E’ sempre più difficile seguire le vicende della Paganese quando gioca fuori casa. Le notizie sono scarne, quasi telegrafiche. Quelle poche note arrivano solo su internet, un mezzo di comunicazione che purtroppo non è per tutti. Arrivano grazie all’impegno goliardico dei componenti dell’Ufficio stampa della stessa Paganese; e di questo dobbiamo rendere grazie prima alla società azzurro-stellata che produce e divulga – diciamo così – in proprio le notizie, sia agli stessi componenti del suo efficiente ufficio stampa.
Come siamo lontani dalla comunicazione che tutti si aspettavano negli anni duemila! Pareva tutto così semplice: l’era digitale, telefoni portatili in tutte le tasche, radio e televisioni private quante ne vuoi. Insomma tutti gli ingredienti a portata di mano per essere presenti sulla notizia ed invece …
Invece siamo tornati ai tempi della comunicazione primordiale; poco ci manca che per avere notizie quando la Paganese gioca fuori dalle mura amiche dobbiamo affidarci ai tam tam.
Ma perché c’è tanto disinteresse da parte del settore radio-televisivo nei confronti della squadra di calcio della propria città?
Immagino che ci sia innanzitutto un problema di costi, in un settore che non può fare a meno di parlare in termini commerciali. Quanto tira la Paganese, in termini di resa commerciale e di audience? Credo non molto – per il discorso puramente commerciale – altrimenti tutte le tv private che negli anni passati si erano aggiudicate i diritti televisivi, quest’anno non avrebbero alzato bandiera bianca. Altro discorso per l’audience, ma non credo che oggi questo dato interessi molto a chi si occupa di editoria radio-televisiva perché, purtroppo, l’occhio è rivolto principalmente al discorso puramente commerciale.
Cambiano i tempi. Una volta aggiudicarsi i diritti televisivi significava accrescere il proprio prestigio. Oggi – in termini di costi e ricavi – significa solo che l’operazione commerciale non è conveniente. Perché poi ci sono anche i diritti televisivi richiesti dalla Lega; e non si tratta di pochi spiccioli, tutt’altro! Grossi centri possono muoversi più agevolmente, in ossequio al mercato pubblicitario che sostiene i progetti; a Pagani, onestamente, è tutto molto più difficile.
Resto dell’avviso, comunque, anche in considerazione del campionato di vertice che la squadra sta disputando, che qualche sforzo editoriale in materia non sarebbe male effettuarlo. Questo sia per avere una radiocronaca come ai vecchi tempi, sia per le immagini registrate della partita; soprattutto quando si gioca fuori casa.
Prima, per la verità, si ragionava diversamente. Non c’era la tagliola che oggi impone la Lega; c’era l’entusiasmo di tanti giovani che si affacciavano alla ribalta di quelli che erano i nuovi mezzi di informazione; la radio e poi la televisione.
I tempi, purtroppo, cambiano ed oggi riusciamo solo ad avere tanta nostalgia per quelle radiocronache trasmesse da Radio Pagani, dalla RDA, da Radio Trasmissioni Sud. Quelli della mia generazione sentono probabilmente ancora nelle orecchie le voci di Salvatore Scarano, Maurizio D’Elia, Raffaele Coppola, Salvatore Rosolia, Tommaso Belsito, Mimmo Russo, Ninì Cesarano.
In un mondo in cui la tecnologia fa passi da gigante, giorno dopo giorno, è proprio malinconico dover ricordare il passato e rimpiangerlo.
Mi viene in mente – tanto per restare nel tema – l’episodio dei piccioni viaggiatori utilizzati agli albori degli anni Cinquanta da un nostro concittadino, Attilio Rosolia, per comunicare ai tifosi assiepati nella piazza principale di Pagani l’esito della partita Sapri-Paganese. Era il primo collegamento da un lontano campo sportivo, annata 1945-46, affidato alle zampette di un piccione viaggiatore ben addestrato. Potrebbe sembrare una favoletta; è invece storia vera.
Della partita con l’Aquila posso dire ben poco, non avendola vista. C’è solo la considerazione che è stato superato uno scoglio non proprio facile senza grossi danni. Chi si attendeva una specie di passeggiata in terra d’Abruzzo è servito; adesso che le posizioni di classifica stanno in un certo qual senso delineandosi, ogni partita sarà una battaglia e la Paganese, al pari del Perugia, sarà per tutti la squadra da battere.
Perciò ci sarà bisogno sempre della massima concentrazione.
A partire da domenica quando al “Marcello Torre” sarà di scena il Giulianova.
Nino Ruggiero
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